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Zaza, gaffe da ex salva la Signora con il fiatone

Zaza, gaffe da ex salva la Signora con il fiatone

Derbaccio. Brutto, inguardabile, pieno di errori, privo di fosforo, football parrocchiale, di pancia e non di testa, nonostante i venditori di pentole di DAZN. Il Torino, almeno, ha fatto il suo, tignoso, tosto come sa e deve, sapiente il disegno di Mazzarri, farraginoso, invece, quello di Allegri che gestisce un gruppo stanco e lezioso. CR5000, considerato il numero storico del gol bianconero, su rigore, con una monellata successiva sul portiere granata, non degna di un campione.

La Juventus porta a casa una partita da dimenticare, supera lo scoglio granata, ottiene il risultato desiderato, la prestazione è deludente, non soltanto a causa del muro torinista ma per l'assoluta mancanza di idee della squadra capolista. Non conta come si gioca ma come si vince, questo dice la classifica che premia i campioni ma il derby ha denunciato lacune atletiche evidenti e un affanno che non può essere spiegato soltanto per le condizioni del terreno di gioco, pessimo per una città grillina. La gaffe fantozziana di Zaza ha deciso una sfida modesta, l'ex juventino, già noto alle cronache europee, è riuscito nell'impresa di non farsi rimpiangere dai suoi ex suiveurs e ha fatto piangere gli attuali datori di lavoro granata. La Juventus lascia a distanza gli inseguitori ma deve riflettere assolutamente sul proprio stato di salute. Ronaldo ha giocato molti palloni dopo una gaffe clamorosa in avvio, si è sacrificato ma è stato anche motivatore nell'intervallo, non trovandosi altri leader veri nel gruppo. Mazzarri non ha nulla da rimproverarsi, il suo Toro perde dopo una serie positiva, perde giocando a viso aperto, ancora alla ricerca di Belotti.

La storia del derby resta la stessa da vent'anni.

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