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Zaza: «Noi come un club, serve un mister vero»

Firenze Simone Zaza crede in Conte, così tanto da ringraziarlo per la fiducia accordatagli anche quando nella Juve giocava poco. Ci crede anche per la metodologia di lavoro, per questo dopo l'addio del ct all'azzurro, operazione che andrà in scena alla fine dell'Europeo, Zaza sogna un allenatore per l'Italia, non un selezionatore: «È importante che questo accada perché Conte ci ha insegnato molto in questi due anni. Non potevamo permetterci di essere solo una selezione. Ora dobbiamo diventare ancora una squadra, ma facendo così, con questo tipo di lavoro, si potrà puntare in alto, facendo gli Europei da protagonisti. Mi dispiace che Conte vada via. Mi ha dato tanto. La prima volta che sono venuto qui in Nazionale ero un ragazzo sbarcato da poco in serie A: non avevo fatto molto, ma lui mi ha dato fiducia e per questo gli sarà sempre riconoscente». Zaza ha anche spiegato come voglia vincere la sua sfida con la Juventus: «La società mi ha bloccato a gennaio e io non volevo andarmene. Quando ho scelto questa squadra sapevo che avrei incontrato delle difficoltà, ma volevo dimostrare di saperci stare. Certo, vorrei avere più spazio, ma voglio affermarmi nella Juve. Devo crescere ancora tanto, ma sento di poter dare molto». Quindi l'amico-rivale nella lotta scudetto, Lorenzo Insigne: «Qualche battuta scappa e ci prendiamo in giro.

Il torneo è equilibrato, vediamo alla fine chi vincerà».Mario Tenerani

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