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Zhang si prende l'Inter e porta 370 milioni per Mancio e... Moratti

Thohir resta presidente, ma quando si farà da parte la poltrona sarà offerta a Massimo

Claudio De Carli

Un investimento da 370 milioni. Suning Commerce Group è ufficialmente dentro l'Inter, ai 142 milioni di aumento di capitale, ne vanno aggiunti 128 per acquisire parte delle quote di Erick Thohir e Massimo Moratti, oltre ai 100 milioni prestati per questa stagione.

Sono soldi e non sono tutto. L'Assemblea dei soci ha approvato l'emissione di nuove quote azionarie a favore di Suning Holdings Group che acquisisce una partecipazione pari al 68,55 per cento, il 31,05 resta a Thohir e lo 0,4 ai piccoli azionisti, compreso Pirelli. L'Internazionale Holding di Massimo Moratti esce, ma questo non significa che l'ex presidente sia fuori dai destini prossimi del club, Zhang Jindong gli ha già proposto la presidenza quando a ottobre Thohir uscirà definitivamente di scena. E con lui Michael Bolingbroke, attuale Ceo, che ha esaltato le immense potenzialità del mercato asiatico e ha svelato parte del colloquio avuto lunedì in Lega con il presidente Beretta: «Per sostenere la concorrenza di Bundesliga e Liga e per promuovere la serie A in Cina è necessario che le partite si giochino di pomeriggio». Ne risentiremo parlare.

Ma ciò che ha colpito nella storica giornata nerazzurra è la straordinaria sintonia di tutte le componenti, l'unità d'intenti, la comunione totale sul nuovo progetto: «Noi non ci siamo impadroniti dell'Inter - ha detto Jindong - Noi ci fondiamo nel contesto sociale originario». E questa non può essere una dichiarazione che passa leggera, ha dentro una promessa intelligente. Il numero uno di Suning ha spiegato i motivi della scelta: «La storia dell'Inter ci ha sempre attratto e combacia esattamente con la nostra mission. È un club fratello del mondo, ci siamo chiesti come poter guidare un club così prestigioso. É una grande responsabilità. Dobbiamo riportarlo ai vertici della serie A e poi a quelli europei, e vogliamo investire nelle strutture di base per creare dei giovani giocatori italiani».

Cash fresco, ma non per il prossimo mercato. L'Inter resta legata all'accordo sull'fpf che prevede solo acquisti autofinanziati e rosa di 25 giocatori di cui 4 del settore giovanile e 4 da settori di altri club italiani. Fuori da questo conteggio gli under 21 il cui numero è illimitato. Jindong ha parlato di un acquisto internazionale e uno o due italiani: «Abbiamo intenzione di prendere Gabriel Jesus e poi Berardi e Candreva. Thourè? Abbiamo un solo posto per gli extracomunitari. Mancini? Piena fiducia per un allenatore riconosciuto in tutto il mondo».

Per Gabriel Jesus la situazione è tutt'altro che fluida. Il nuovo Neymar ha il cartellino frazionato, il 30 per cento del Palmeiras, il 15 del giocatore, il restante 55 ai suoi due agenti con una clausola rescissoria di 40 mln che si abbassa a 25 per Bayern, Madrid, Barça e United, ritenuti club di provata grandezza e quindi in grado di offrire garanzie maggiori. Concorrenza pesantissima, Cristiano Simoes, uno dei due agenti, ha dichiarato: «Lui vorrebbe giocare in Europa, ma con l'Inter per ora nessun contatto». Situazione complicata anche per Berardi, il patron del Sassuolo Squinzi non ne vuole sapere di cederlo all'Inter. Candreva, che a Lotito ha detto di volere solo l'Inter, è entrato nei radar di Aurelio De Laurentiis.

Autofinanziamento significa che si compra grazie ai soldi delle cessioni: «Icardi, Perisic e Brozovic non sono incedibili, il mercato è imprevedibile, ha commentato Jindong che promette di stupirci di ora in ora.

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