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Zorzi campione-piantone, allenatore gratis

Olimpionico e brigadiere. Campione e piantone. E solo nel tempo libero, allenatore per gli "Zorro" di domani. Così ha deciso la burocrazia. Lui è Cristian Zorzi: due medaglie olimpiche, due mondiali, 11 vittorie e 18 podi in coppa del Mondo, oltre all'ultima follia: riciclarsi nella fatica, abbracciando lo scialpinismo e le "Grande course" con pelli di foca come il Sella Ronda, che affronterà a marzo 2015. Fin qui, tutto in perfetto stile Zorro. Da "pelle di gallina", come diceva lui, durante le ultime telecronache olimpiche. Fa invece venire la pelle d'oca la sua storia di atleta "in pensione". Zorzi, classe 1972, gareggia da 25 anni per la Guardia di Finanza: con Gustav Thoeni è fra i più "medagliati" del gruppo. Purtroppo mentre si lamenta la mancanza di buoni maestri per i giovani, non si trova di meglio che fargli fare il piantone in ufficio 8-17, notti comprese.

Zorro, infatti, chiude con le competizioni nel 2011, ma continua a gareggiare per la Finanza con profitto nel circuito "lunghe distanze". Lo scorso anno viene "dismesso", termine tecnico con cui si concede agli atleti militari di "tirare il fiato". Basta allenamenti: comincia la vita da grandi. Zorro potrebbe congedarsi, trovarsi un lavoro, ma desidera, invece, diventare un tecnico allenatore delle Fiamme Gialle. Tanto più quest'anno dove tornerebbe in coppia con Giuseppe Chenetti, fiemmese come lui, e coach degli ori di Torino (staffetta e 50 km con Di Centa, poi ha risollevato il settore combinata nordica con Pittin). Però c'è un però: Zorro è in attesa di essere "assegnato" e così lavora al centro di addestramento alpino di Predazzo, aspettando il suo destino.

Sia chiaro: un lavoro oggi è già una vittoria, quasi olimpica. Lui, poi, tiene famiglia: i suoi due figli 12 e 7 anni lo hanno visto pochino, tanto che pare preferiscano la discesa agli sci sottili. Zorro ha ricevuto proposte da squadre estere, ma, dopo tanto "nomadismo" vuole restare in Italia. Così il brigadiere Zorzi per perseguire il suo sogno di allenatore che fa? Utilizza le ferie per una collaborazione, certificata dalla Federsci, come "guru" part time, ogni tanto accanto ai ragazzi della coppa del Mondo. «Eppure sarei un buon tramite fra atleti ed allenatori», ha spiegato qualche settimana fa, a margine di un evento dedicato al "suo" Trentino.

Nel frattempo, fra un turno di notte e uno di ferie, Brigadiere olimpionico Zorzi, che quelle medaglie olimpiche non ti pesino al collo, perché c'è da stare ben dritti sull'attenti.

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