Cultura e Spettacoli

Stampa estera, "blurb" e ospitate tv. Così nasce il bestseller

Il saggio di Ordine come caso editoriale

A volte nell'editoria accadono piccole magie. Come il successo - frutto di un virtuoso (corto)circuito mediatico oliato da un ininterrotto passaparola - del saggio-manifesto di Nuccio Ordine L'utilità dell'inutile, edito in Italia da Bompiani. Un «caso» curioso. Da raccontare.

Il libro esce alla fine del 2012, in prima edizione, da Les Belles Lettres, in Francia, dove Nuccio Ordine - filosofo, professore ordinario di Letteratura Italiana all'Università della Calabria nonchè visiting professor di prestigiosi atenei, negli Stati Uniti e in Europa - insegna e ha da tempo buoni agganci e ottima stampa. Nel dicembre del 2012 Marc Mézard, direttore della Scuola normale superiore di Parigi, conferisce a Ordine (noto in ambito internazionale per i suoi studi su Giordano Bruno e sul Rinascimento) la «Légion d'Honneur», definendolo «un grande studioso che ha saputo costruire ponti intellettuali tra la Francia e l'Italia». Da lì a poco il libro inizia a sfondare in Francia, vendendo molto bene e incassando le recensioni positive di quotidiani pesanti, fra cui Le Monde (il direttore di Le Monde des Livres, Jean Birnbaum, gli ha dedicato il primo editoriale del 2013) e, in Spagna, di El País (un articolo a firma di Fernando Savater). In Italia il libro esce a metà settembre scorso da Bompiani, casa editrice per cui Nuccio Ordine cura la bellissima collana dei «Classici della letteratura Europea». In tre settimane arriva a tre edizioni, sfiorando le 15mila copie. Intanto il Corriere della sera (quotidiano del gruppo Rcs di cui fa parte Bompiani, e al quale Nuccio Ordine collabora) ci mette del suo: Errico Buonanno firma un elzeviro elogiativo il 19 ottobre, anche per lanciare la presenza di Ordine a Che tempo che fa la sera stessa. L'ospitata da Fabio Fazio ovviamente ri-lancia il libro, che rimane nella top ten della saggistica per settimane, mentre le recensioni si susseguono su tutti i giornali. Contemporaneamente Roberto Saviano, che aveva conosciuto Nuccio Ordine molto tempo prima, invitato all'Università della Calabria dove il professore insegna, posta sulla sua pagina Facebook un giudizio lusinghiero sul libro (e forse è proprio lui a suggerirlo all'amico Fazio), che Bompiani immediatamente sfrutta riportandolo sulla fascetta di copertina delle nuove edizioni, mentre persino la pubblicità sulla carta stampata viene cambiata, usando il blurb di Saviano. A questo punto - mentre la casa editrice annuncia per il 2014 traduzioni in mezzo mondo, dal Brasile alla Corea - il cerchio del successo si chiude. O meglio si allarga.

Facendo de L'utilità dell'inutile un utilissimo caso di studio editoriali-mediatico.

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