la stanza di Mario CerviLa Cgil è rimasta ancorata a rituali fuori dal tempo

Il ministro Passera è dispiaciuto per il niet della signora Camusso all'accordo per la produttività; era scontato! la signora in questione prosegue l'opera di destabilizzazione dell'economia italiana, iniziata subito dopo la guerra dal PCI per conto di Mosca. All'inizio e per molti anni si accodarono passivamente anche gli altri sindacati e sindacalisti che ora, fortunatamente, iniziano a capire che non è quello il loro compito e che è assurdo e dannoso continuare a tenere ingessato il mondo del lavoro. La signora Camusso non fa altro che il suo, sporco, lavoro, come il soldato giapponese nell'isola abbandonata a fine guerra, senza rendersi conto dei cambiamenti sia sociali che politici. Dio salvi il nostro Bel Paese.
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Caro Galluccio,
ci fu sicuramente un tempo in cui la Cgil era la cinghia di trasmissione sindacale del Pci, e il Pci era agli ordini dell'Urss anche quando danneggiassero l'Italia. Se avessimo seguito le direttive del sindacato comunista saremmo precipitati nel pauperismo di Mosca e dei suoi vassalli. Per fortuna i governi della prima repubblica fecero altre scelte. Sono, queste, responsabilità storiche della Cgil che non bisogna mai dimenticare. Ma senza addossarle alla signora Camusso cui addebito invece responsabilità attuali. Mi sembra che i suoi no detti e ribaditi somiglino molto a riflessi pavloviani. La Cgil, in scia alla Fiom rimane aggrappata a un veteromarxismo stridente con la realtà attuale. Priva del formidabile sostegno esterno che molti suoi predecessori ebbero, la signora Camusso può solo agitare la protesta -legittima, intendiamoci- per le difficoltà dell'Italia. Ma non mi pare abbia proposte serie tranne quelle - ovvie e suggestive - della patrimoniale e dell'attacco definitivo all'evasione fiscale. La patrimoniale è uno strumento pericoloso e la lotta all'evasione, giustissima, ha tempi molto lunghi. La Cgil e la Fiom sono abbastanza brave nell'evocare antichi sogni di progresso e di riscatto.
Ma la situazione richiede altro. Richiede serietà, e insieme ad essa creatività e audacia.

La serietà di Monti è ben conosciuta e apprezzata, il resto meno.

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