Cronache

Stasi parla da uomo libero: "Chiara è parte della mia vita"

Alberto Stasi, in un'intervista al Giorno, parla di come si sta riprendendo la sua vita e si rivolge ai genitori di Chiara: spero comprendano che sono innocente

Stasi parla da uomo libero: "Chiara è parte della mia vita"

Alberto Stasi vuole tornare a vivere. E lo rivela in una intervista al Giorno, dopo essere stato scagionato  in appello lo scorso 7 dicembre dall’accusa di aver ucciso la fidanzata Chiara Poggi, nell'agosto del 2007 a Garlasco.

Jeans, pile marrone con il cappuccio e scarpe sportive, Stasi dopo la seconda assoluzione dice di provare una maggiore serenità: "Per me e per la mia famiglia c’è la possibilità di poter pensare come tutte le altre persone, quelle che vivono una vita normale. Posso pensare al mio futuro sotto ogni profilo, al futuro personale, lavorativo, amicale".

E parlando dei quattro anni trascorsi dall'omicidio Poggi, anni in cui è sempre stato nel mirino dell'accusa, dichiara: "Nessuno me li restituirà. Non sono così brevi. Non lo sarebbero stati neanche se fossero stati la metà".

E in quattro anni di carcere, condizione psicologica difficile, Alberto Stasi è stato forte e coraggioso, come confessa: "Non ho mai avuto l'impulso di arrendermi. Mai. Assolutamente mai. Per me. Per i miei genitori che mi sono sempre stati vicini. Per Chiara". E continua: "Ricordo un colloquio con lo psicologo del carcere che mi manifestava il timore che potessi fare qualche gesto di disperazione, perché è ovvio che una persona in carcere innocente possa essere condizionata dagli eventi. Gli ho datto la stessa risposta: mai e poi mai. Per me. Per i miei genitori. E per Chiara".

Poi Stasi racconta della sua vita, adesso, da uomo libero. Si sta lentamente riprendendo i suoi spazi, i suoi ritmi e le sue occupazioni. Adesso sta facendo il praticantato in uno studio di commercialisti. "Mi sto riprendendo la mia vita, che non è mai stata per nulla stravagante, ma che per un po’ è stato come se non mi appartenesse", specifica Alberto. Non prova neanche più rabbia, anzi, spiega: "L’ho provata. L’ho affrontata. L’ho superata".

Ma c'è ancora un traguardo che Alberto Stasi deve raggiungere: la comprensione dei familiari di Chiara, ancora convinti della sua colpevolezza. "Sicuramente avranno bisogno di un po’ di tempo per comprendere questa seconda sentenza, che è uguale alla prima. Quando riusciranno a capire che non devono guardare a me, comprenderanno davvero, intimamente, questa sentenza. Penso che allora ci sarà spazio per riavvicinarsi. Ma credo che avranno bisogno di un po’ di tempo", dice l'uomo dagli occhi di ghiaccio.

Che alla fine conclude con un pensiero, rivolto a Chiara: "Rimane e rimarrà parte della mia vita".

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