Roma

Per la stazione un’inaugurazione elettorale

Per la stazione un’inaugurazione elettorale

Neppure Striscia la Notizia, per ora, ha prodotto gli effetti sperati. Sull’apertura della stazione Val D’Ala della linea di treni regionali Fr1 che collega Fiumicino ad Orte, la Regione continua ad essere inoperosa. Nonostante ormai dallo scorso marzo sia tutto pronto. Cancello elettronico di accesso e sistema di video-sorveglianza compresi. Oltre, ovviamente, ai binari, peraltro già in funzione per i soli treni-merci.
Le Ferrovie dello Stato hanno ultimato i lavori, durati circa un anno, per una spesa di 700 mila euro, nella scorsa primavera. Poi la patata bollente è passata nelle mani dell’amministrazione regionale che dovrebbe avere in carico la gestione della stazione, mettendo a disposizione il personale necessario. «Il 16 settembre, in occasione della visita di una troupe di “Striscia”, venuta ad indagare sulla mancata apertura, un dirigente regionale ha fatto sapere, in via informale, che l’amministrazione avrebbe preso in carico la gestione della tratta entro settembre - precisa Francesco Filini, assessore alle Politiche sociali, giovanili ed educative del IV Municipio nonché coordinatore del Circolo Pdl Conca d’Oro -. Siamo a metà ottobre e la stazione è ancora chiusa. Ma la cosa che dà più fastidio è che da un anno il IV Municipio chiede notizie al presidente Marrazzo senza ricevere risposte».
Eppure per i cittadini dei quartieri Montesacro, Conca d’Oro e Le Valli - un quadrante da 50mila persone - il nuovo scalo ferroviario rappresenterebbe una manna dal cielo. Visto il quasi isolamento prodotto dall’accerchiamento della zona da parte dei due fiumi Aniene e Tevere, che crea una sorta di «penisola». Caso più unico che raro nella Capitale. Grazie alla stazione, i residenti arriverebbero, per esempio, in un batter di ciglia a Tiburtina e non dovrebbero più sobbarcarsi le fatiche d’Ercole» di attraversare i ponti «Tazio», «Delle Valli» e «Salaria» per raggiungere le zone centrali e limitrofe. Senza contare che il primo progetto della Regione sulla fermata Val D’Ala risale al 2000. «Questi quartieri, storicamente penalizzati per la viabilità, attendono da anni l’entrata in funzione della nuova tratta - aggiunge Filini -. Se le cose non cambieranno a breve, oltre ad una manifestazione di protesta dei cittadini, sono pronto a incatenarmi. Non vorrei che queste lungaggini abbiano come scopo aprire la stazione in piena campagna elettorale. Sarebbe una speculazione di bassissimo profilo».


La risposta della Regione è affidata all’assessore alla Mobilità, Franco Dalia, che in una nota dichiara: «Con la sigla del nuovo contratto di servizio con Trenitalia, che avverrà a breve, la stazione aprirà i battenti come hanno fortemente voluto la Regione, il presidente Marrazzo e l’assessorato alla Mobilità».

Commenti