Roma

La stecca di Action dà il la allo spettacolo

È una Notte bianca da bere tutta in un fiato, come gli altri anni, certo, ma «questa è l’edizione più bella», dice il sindaco, anche se i dati sulle presenze ufficiali resi noti dal Campidoglio e che avvalorano la sua affermazione sono difficilmente verificabili. Rimane il fatto che Veltroni per una notte prova a fare il cittadino qualunque, vestendo in qualche momento i panni di sceriffo. Lascia a casa la cravatta, porta con sé la moglie e alle 21.30 sale sul palco, allestito in piazza del Campidoglio, per dare il via alla serata con un concerto dedicato ad Armando Trovajoli. Ma la Notte bianca ha un inizio di quelli che non ti aspetti, che lascia sorpreso anche il sindaco. Così, al posto delle note, riecheggiano nella piazza le parole di alcuni attivisti di Action, che, nonostante lo schieramento di forze di sicurezza presenti, sono riusciti a salire fino al primo piano dei musei capitolini da dove srotolano uno striscione: «Notte Bianca, lavoro nero, non c’è sicurezza senza diritti». È la prima volta che la Notte bianca vive una contestazione in piena regola. Veltroni li guarda col fiato sospeso, poi riprende il discorso: «Sì, siamo d’accordo, la precarietà va contrastata. Con il sindaco di Parigi, abbiamo scelto di dedicare le due manifestazioni a Ingrid Betancourt, da 4 anni prigioniera delle Farc in Colombia».
Lo striscione viene raccolto dai carabinieri poco dopo e il concerto può avere inizio. Appena un assaggio della musica del grande maestro prima di correre - seguito dall’immancabile scia di collaboratori - a vedere come se la cavano Gabriele Lavia e la sua compagnia con la lettura dell’Odissea, nel restaurato cortile del Tempio di Apollo, in piazza Campitelli. Il sindaco entra qualche minuto, fa solo in tempo a farsi vedere da Lavia che lo invita a leggere qualche passo dell’Odissea. Veltroni rifiuta: «Ci manca solo questo». Ma la notte scorre, è il momento di andare a vedere il Palaexpo appena riaperto. Poi il sindaco scompare per circa un’ora. Sono già le 11 di sera. «Sarà andato a vedere com’è finita la partita», mormora qualcuno. Si ripresenta a largo San Gregorio, dove si sta esibendo il gruppo Helios, formato da artisti di strada francesi. Qualche cronista resta intrappolato fra curiosi e collaboratori.
Intanto, arriva l’ora di tornare in Campidoglio, dove c’è la conferenza in cui fornire i numeri di questa Notte Bianca. Prima però il sindaco, durante la passeggiata sui Fori imperiali, si avvicina a tutti gli ambulanti in strada, che vendono bottiglie di vetro, nonostante l’ordinanza del prefetto, intimando loro di sgomberare. Lo guardano perplessi, quasi tutti accennano ad andarsene, anche se poi rimangono lì.
Il sindaco finirà il suo giro a piazza di Siena, all'alba. Una folla di adolescenti assiste al concerto degli Zero assoluto. Il sole saluta il nuovo giorno e il primo cittadino pure, dando l’appuntamento all'anno prossimo. «Vivrò da sindaco anche le prossime Notte bianche, fino a quella del 2011 - puntualizza -.

Anzi, quella no: mi pare che le elezioni ci siano ad aprile».

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