Fra stile militare e dettagli raffinati Così scocca l'ora dell'eclettismo

Enrico Sisti

Il credo di Festina è quello dell'assoluta ecletticità: soluzioni per le esigenze più svariate, senza mai eccedere, con grande equilibrio. Ogni collezione definisce e interpreta un tema, uno stile, cercando di non mescolare troppi messaggi, fuorviando i cluster di consumatori facenti parte dell'amplissimo target di pubblico della Casa fondata nel 1902 a La Chaux-de-Fonds e, dal 1984, di proprietà dell'imprenditore spagnolo Miguel Rodriguez. Uno dei terreni creativi è senz'altro il military style. Dalla giacca taglio coloniale indossata da Yves Saint Laurent nel 1968 durante l'opening della sua boutique londinese, starting point di una tendenza di moda, si è arrivati ad una declinazione in cui peculiarità e dettagli cromatici e di funzione militari hanno trovato una loro ragion d'essere anche in contesti luxury-chic. Ed è proprio a questo ambito che ha guardato Festina, con la collezione Military Chic, dall'indole virile ma non aggressiva, con rimandi più che classici, come la scelta dello chemin de fer per la scala dei piccoli secondi al 6. Con cassa in acciaio da 42 mm, e privilegiando un'importante apertura del quadrante, bianco o nero mat, a scapito della lunetta, il connotato militare emerge nell'esecuzione degli indici orari a numeri arabi ben dimensionati (al contrasto netto del bianco sul fondo nero, corrisponde una scelta più «sussurrata» delle cifre su quadrante bianco, semplicemente incorniciate a filo in nero), scala ripresa centralmente con l'indicazione delle ore «post-meridiem», un classico dei military watches. Significativa, poi, la scelta delle sfere a gladio, profilate in bianco o in nero, sempre a contrasto, mentre spiccano triangoli rossi periferici ai quarti a conferire maggiore personalità al modello. Con movimento al quarzo, espressivo anche della data al 3, il Military Chic di Festina si chiude al polso mediante un cinturino in tessuto, verde army (quadrante nero) o nero (quadrante bianco).