Rubrica Cucù

Lo strano palinsesto dei vicini del mare

La settimana scorsa ho vanamente cercato di scoprire i misteri di una fa­miglia di vicini al mare.

La settimana scorsa ho vanamente cercato di scoprire i misteri di una fa­miglia di vicini al mare.
Per un’ora al giorno, nel primo pome­riggio, il cane lupo abbaiava come un os­sesso e poi spariva per il resto del giorno. A seguire, per un’altra ora, un lattante piangeva a dirotto e nessuno lo placava, poi non si sentiva più per il resto del gior­no.
Nel preserale si sentiva peptare il non­no, impaziente di mangiare, che per in­gannare l’attesa innaffiava o urinava a fa­tica, non so, per una difficoltà al tubo o al­la
prostata; ma nel resto del giorno spari­va.
Si sentiva il marito rincasare, sbatteva la portella dell’auto,portava roba,rumo­reggiava, ma poi entrato nel padiglione domestico era colpito da afasia, forse si esprimeva a gesti o soccombeva, entrava nella clandestinità.

E la mamma, mai vista in tutto il gior­no, appariva in prima serata, vociava e ar­meggiava quando c’era da affumicare il vicinato con la brace, poi spariva.
Dopo cena la figlia sentiva per un’ora una musica da indemoniati, poi silenzio.
Ma c’erain casa un domatore,un esor­cista, un ipnotizzatore? Oppure vigeva un rigoroso palinsesto per cui a ognuno era assegnato un momento di protagoni­smo assoluto; ma poi, finita la gag, cani, bambini, adulti finivano reclusi.

La mattina non si vedeva nessuno, ogni mattina pensavo che fossero partiti o che fossero morti, che so, per le esalazio­ni della brace. O forse provavano le loro gag in camerino.
Infine, un mistero; o non sono fisiono­mista io o la nonna cambiava faccia ogni sera.

Sette nonne per sette sere.

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