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Sud, il premier: "Subito 4 miliardi per la Sicilia"

Riunione tra Berlusconi e alcuni ministri. Esclusa solo la Prestigiacomo. Messo a punto il piano per il Sud: i fondi saranno assegnati ma le Regioni dovranno vigilare sulla spesa. Al Cipe il compito di sbloccare i fondi Fas. Incrementati fino a 60 milioni i fondi Fus

Sud, il premier: "Subito 4 miliardi per la Sicilia"

Roma - Entro fine settimana sarà tutto chiuso. Il Cdm varerà un piano per il Mezzogiorno e incrementerà fino a 60 milioni di euro i fondi per lo spettacolo, mentre il Cipe sbloccherà i fondi Fas per il Sud Italia. Dopo un vertice di tre ore a Palazzo Grazioli con i ministri competenti e una serie di colloqui tenuti nel corso della giornata il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, fa rientrare tutte le polemiche e spiega: "Vorrei spendere una parola per Tremonti, non è vero che è quel mostro che coglie tutte le richieste in modo negativo. Anche a lui piacerebbe dire di sì, ma ha un compito difficile".

Sbloccati i fondi Fus e Fas "I conti del governo sono molto facili da capire: ci sono meno entrate e più spese", sintetizza Berlusconi ricordando, per esempio, che per la cassa integrazione il governo ha stanziato 34 miliardi per il 2009-2010. "Le entrate sono molto minori visto che la crisi ha stretto gli utili dell’aziende", continua il premier osservando, però, che "ci sono ottimi segnali di ripresa". Poi, torna a ribadire che "la profondità della crisi dipende dal fattore psicologico. La paura e il catastrofismo aggravano la crisi e la prolungano. Io continuo a dire: 'Bisogna continuare a spendere'". Nonostante i conti uno dei risultati raggiunti oggi dal premier è stato proprio quello di riuscire a incrementare i fondi per lo spettacolo. Il governo deve, però, ancora "discutere" della cifra esatta. Tuttavia, Berlusconi fa sapere che la richiesta è di 60 milioni di euro: "Spero di poter puntare verso quel traguardo". Data la crisi, però, il premier ha ritenuto opportuno "rivedere il programma" per festeggiare i 150 anni dall’Unità d’Italia, "migliorandolo". "Ho immaginato un impegno più allargato per la televisione pubblica", afferma Berlusconi secondo cui "è necessario far conoscere questa storia a tutti gli italiani" anche "attraverso speciali in tv e altre iniziative".

Il piano per rilanciare il Sud Il piano di rilancio per il Sud, annunciato dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e oggetto oggi di un primo esame con alcuni ministri, sarà analizzato anche domani in un incontro tra il premier e il ministro dell’ambiente Stefania Prestigiacomo. "Sto facendo incontri con vari ministri, incontro la Prestigiacomo domattina. C’è un work in progress per il piano Sud che presenteremo in cdm. Ci sarà un Cipe venerdì mattina sui fondi Fas", ha detto Berlusconi parlando al ministero dei Beni culturali. Poi, parlando delle richieste di maggiori risorse dei vari ministeri, Berlusconi ha detto: "Tutte le richieste sono meritevoli, non tutte possibili, quando portate al tavolo del Consiglio dei ministri". Quindi ha difeso l’operato del ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, oggetto di critiche dei suoi colleghi di governo per una gestione accentratrice e avara del bilancio dello Stato: Tremonti "è simpaticissimo, non è un mostro, dire di no è difficile, non è lui ma la realtà dei conti che decide".

I fondi per la Sicilia Venerdì al Cipe saranno sbloccati 4 miliardi per la Sicilia. Durante il vertice si è discusso delle linee guida che approderanno nel prossimo Cdm. Il ministro Angelino Alfano, durante l’incontro, avrebbe fatto notare che ci sono ancora 8 mld di risorse da spendere per l’economia dell’isola, da qui la necessità di legare i finanziamenti che saranno stanziati a obiettivi ben precisi. Tra le linee guida del piano sarebbe stata confermata l’idea di una cabina di regia per l’utilizzo dei fondi. Fonti governative fanno notare che il ministro Stefania Prestigiacoo non era presente al vertice in quanto ci sarà un incontro tra il responsabile dell’Ambiente e il premier domani. "Si è cercato - viene fatto osservare - di evitare eventuali fibrillazioni visto che si sta lavorando in modo costruttivo e ci sarà anche l’apporto in tal senso del ministro Prestigiacomo".

Miccichè presenta le dimissioni "Non vorrei che fossi diventato come il conte Ugolino che mangiava i suoi figli. Siamo cresciuti insieme e abbiamo insieme aiutato a crescere tanti dirigenti in Sicilia, come Alfano, che ora si ribellano contro di me". Sono questi alcuni dei passaggi di una lettera che Gianfranco Miccichè ha inviato al premier Silvio Berlusconi. "Considera questa lettera" come l’annuncio di dimissioni, conclude la missiva scritta nei giorni scorsi dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio. In ambienti vicini a Miccichè si osserva che quella lettera sarebbe superata dalle successive dichiarazioni di Berlusconi e dagli impegni presi dal presidente del Consiglio per il Sud. E a conferma di questo rinnovato clima di dialogo viene citato l’incontro che Berlusconi dovrebbe avere questa sera a Roma, nel corso di una cena, con alcuni parlamentari del Pdl eletti in Sicilia, compreso lo stesso Miccichè.

Spunta l'ipotesi commissario Berlusconi avrebbe anche balenato l’idea di nominare un "commissario" in Sicilia per mettere fine ad una querelle sul partito che si trascina da tempo. Berlusconi ad alcuni parlamentari avrebbe spiegato di ritenere proprio la "questione siciliana" nel partito come la scintilla da cui è nata la discussione sulle politiche del Mezzogiorno. Berlusconi ha parlato del tema del Meridione con Tremonti in aereo. Il responsabile di via XX Settembre si è soffermato con il Cavaliere sui fondi Fas spiegando di non essere mai stato un nemico del Sud. "Ho preso io la partita in mano", ha assicurato Berlusconi.

Tuttavia nonostante il tentativo di mediazione con Miccichè portato avanti in questi giorni, l’area che fa riferimento al sottosegretario alla presidenza del Consiglio è nuovamente in fibrillazione per l’esclusione di Stefania Prestigiacomo dall’incontro di ieri.

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