PAROLA_LETTORI

Sui rifiuti speriamo che la Raggi abbia successo

Caro Direttore, da anni sono un lettore assiduo de Il Giornale, mi ritrovo e concordo molto spesso con gli articoli che i bravi giornalisti scrivono affrontando anche argomenti complessi che la nostra società ci sta proponendo. Uno di questi è rappresentato dalla problematica, non certo trascurabile, che la città di Roma sta affrontando a proposito della situazione dei suoi rifiuti. Capisco che per il sottoscritto, da 40 anni tecnico sull'argomento specifico e residente a Roma, questo argomento sia particolarmente interessante; come capisco anche che la sede del vostro giornale è a Milano. Ma perché ho l'impressione che vi teniate a debita distanza da questo argomento rispetto a tante altre testate giornalistiche, non soltanto romane, che ne parlano diffusamente? Non sono un simpatizzante del M5S, non li ho votati né credo proprio che li voterò neppure in futuro, ma mi chiedo, cosa che non mi auguro, se la quasi assenza di questo argomento sulla vostra testata non provenga dal ragionamento «finché attaccano il M5S va tutto bene». A prescindere da come stanno operando. Ripeto, spero non sia così, perché questo modo di ragionare soltanto «politichese» non mi rappresenta affatto e sarebbe per me una vera delusione.

Francesco Vitelli

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Caro Francesco, puoi stare tranquillo, nessuna censura né tanto meno accanimento. Se altri giornali dedicano più spazio alla vicenda dei rifiuti romani è proprio perché stanno cercando di strumentalizzare politicamente la vicenda. Per quello che ci riguarda, la Raggi e i Cinquestelle non hanno alcuna responsabilità per il degrado della capitale e tifiamo perché siano capaci di risolverlo. Chiunque riesca a ripulire le nostre città è benedetto, che sia di destra o di sinistra non importa. Su questo tema stiamo dando fiducia alla Raggi, memori di quanto rosicarono la sinistra e i suoi giornaloni quando Berlusconi riuscì a ripulire Napoli all'epoca della grande emergenza monnezza.

Certo, la cambiale non ha scadenza infinita, a tempo debito trarremo anche noi le giuste conclusioni.

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