Scienze e Tecnologia

Superpiatte, 3D e schermo a Led La guerra delle tv a colpi di futuro

Alla fiera di Berlino presentati apparecchi dai colori iper brillanti, connessi a internet senza fili e che non hanno bisogno di decoder

Superpiatte, 3D e schermo a Led La guerra delle tv a colpi di futuro

nostro inviato a Berlino

È quasi certamente l'elettrodomestico di casa che, in 50 anni ossia quelli dell'Ifa, la maggiore fiera di elettronica di consumo europea che si svolge fino all'8 settembre prossimo a Berlino, ha subito maggiori cambiamenti. L'ingombrante cubotto grigio che ha sempre occupato un posto preminente nel salotto di tutte le case italiane è infatti non solo diventato snello, grazie alla tecnologia Lcd o plasma, ma anche ultra brillante nei colori e nitido nell’immagine grazie alle trasmissioni in alta definizione. E non è tutto. Infatti si sta anche dimostrando capace di adeguarsi molto velocemente alle nuove tecnologie di trasmissione del segnale.
I nuovi televisori, arrivati in massa a Berlino, e che tappezzano con le immagini più diverse gli stand dei maggiori produttori mondiali sono infatti ormai pronti a tutto. Nel senso che sono in grado di ricevere qualunque tipo di segnale. Dal digitale terrestre a quello satellitare eliminando così dal salotto di casa qualunque tipo di decoder, tranne quello di Sky che non vuole mollare i suoi codici proprietari. E sono pronti anche per Internet senza scatolozzi aggiuntivi. Basta avere un collegamento alla rete con wifi eliminando inestetici cavi che nel salotto di casa farebbero brutta figura. E come se non bastasse, da qualche mese, è arrivata anche una nuova rivoluzione: quella dei televisori in 3D, ossia a tre dimensioni. Basta inforcare un paio di occhialini per vedere film e immagini in versione tridimensionale. E sono proprio i costosi (non meno di 100 euro) e spesso pesanti occhiali a rendere poco appetibile una tecnologia davvero spettacolare. «Mettere gli occhiali nel salotto di casa - ha spiegato Roland Bohl responsabile tecnologico del produttore tedesco Loewe- secondo diverse ricerche di mercato che abbiamo condotto crea agli utenti un certo disagio. I produttori stanno cercando di trovare una soluzione e proporre il cosidetto 3D senza occhiali - ha aggiunto Bohl- ma per il momento i risultati non sono all'altezza delle aspettative. Inoltre bisognerà affrontare altri problemi non indifferenti dato che le trasmissioni televisive per il momento sono ancora in 2D e quindi il televisore dovrà essere in grado di mettere a fuoco entrambe le immagini. Ossia quelle in 2D e in 3D».
Nonostante i dubbi alcuni produttori, come Hitachi, sostengono di essere in grado di mettere sul mercato tv 3D che non necessitano l'uso di occhiali entro la fine dell'anno. Ma anche Toshiba Sony, Panasonic e Sharp stanno lavorando su questa possibilità. Il segreto del 3D senza occhialini si baserebbe su una tecnologia ottica in grado di emettere segnali luminosi da più punti e angolazioni dello schermo (9 angoli diversi) consentendo, appunto, la visione in tre dimensioni.
In attesa del miracolo per spingere all'acquisto di un televisore 3D i produttori puntano su una via più semplice: ossia il ribasso dei prezzi. Il leader del mercato, la coreana Samsung che prevede di vendere entro la fine dell'anno circa 3,5 milioni di pezzi di tv in 3D, ha presentato all'Ifa due modelli al plasma da 50 pollici a prezzi particolamente competitivi che oscillano tra i 1.100 e i 1.350 euro.
Secondo gli esperti il successo del 3D, meglio se senza occhiali, è comunque certo. A partire dall’anno prossimo infatti tutti i televisori sopra i 40 pollici saranno, secondo le previsioni, richiesti con tecnologia 3D. «Magari il 3D verrà poco usato dalle famiglie - ha spiegato ancora Bohl- ma è certo che tutti vorranno comunque comperare un televisore che offre questa possibilità».

Quanto ai televisori multidecoder, con accesso a Internet e con memoria interna da 250 giga per registrare almeno 100 ore di programmi o film e con schermo Led, ossia più sottile, luminoso e con consumi ridotti rispetto all’Lcd i prezzi restano ancora alti, superiori ai 2 mila euro.

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