«La svolta “tutto avanti” è per noi solo all'inizio»

«La svolta “tutto avanti” è per noi solo all'inizio»

MilanoAl recente salone di Ginevra Bmw ha presentato la Serie 2 Active Tourer, monovolume rivoluzionaria per il marchio bavarese: trazione anteriore e motori a tre cilindri. Come verrà accolta dalla tradizionale clientela del brand? Lo abbiamo chiesto a Franz Jung, presidente e ad di Bmw Group Italia. «Con Active Tourer - afferma il manager - andiamo a esplorare nuove fasce di mercato dove non eravamo presenti con una tipologia di carrozzeria inedita che conserva, però, l'inconfondibile stile Bmw. Per conquistare nuovi clienti mettiamo in pista tecnologie nuove, come le ruote motrici posteriori della nuova piattaforma “tutto avanti”, o vivaci propulsori a tre cilindri che rispettano appieno i canoni della filosofia EfficientDynamics».
Che cosa privilegiano questi nuovi clienti?
«Il comfort, lo spazio a bordo e la maneggevolezza, oltre a consumi contenuti, coniugati, però, secondo le regole del premium Bmw. Per i modelli di più grandi dimensioni e più sportivi continueremo, ovviamente, a proporre il pianale con ruote motrici posteriori».
Ma vedremo altre Bmw a trazione anteriore?
«Di sicuro la nuova piattaforma verrà usata per le prossime versioni di Mini, ma in futuro accoglierà anche altri modelli col marchio Bmw dei quali, però, non posso anticipare nulla».
Sempre al Salone di Ginevra avete presentato il concept di una nuova Mini Clubman: 5 porte e 23 cm in più rispetto alla serie precedente. Ma le Mini non stanno diventando troppo grandi?
«Premesso che, secondo la mia opinione, quello di Clubman era il più bello studio del salone, posso assicurare che la crescita del modello deriva dalle istanze dei clienti. Lo spirito della nuova Clubman, che vedremo in strada nel 2015, resta quello tipico della Mini che, voglio sottolinearlo, rimane sempre la più piccola tra le compatte premium».
I primi due mesi dell'anno hanno accolto la ripresina del mercato italiano. Quali sono le prospettive per Bmw? Cosa si aspetta dal nuovo governo che punta a far ripartire i consumi?
«Veniamo da anni difficili durante i quali, però, Bmw Group si è difeso molto bene. Certo, un clima diverso nei confronti dell'auto non potrà che fare bene, e la nostra visione è positiva nonostante la crisi abbia portato a una riduzione del numero dei dealer Bmw e a un downsizing delle strutture. Il 2014, poi, sarà per noi un anno veramente pieno di novità».
Alcuni top manager dell'auto, come Sergio Marchionne, continuano a ritenere le elettriche un pessimo affare. Come si sta comportando la vostra nuovissima i3?
«Rispetto le opinioni degli altri, ma io sono certo che il futuro è dell'auto elettrica, soprattutto nelle città. Da noi, come in tutta l'Europa del Sud, sta partendo lentamente per la mancanza di infrastrutture, ma ci riteniamo fiduciosi».
Non ancora lanciata negli Usa, la nuova i3, alla quale verrà presto affiancata la supersportiva green i8 (prima auto di serie con luci laser), ha comunque già totalizzato 11mila ordini.
Lo ha annunciato Nobert Reithofer, ceo di Bmw Group, alla presentazione dei dati di bilancio 2013, un anno che si è chiuso con 1,96 milioni di vetture consegnate (+6,4%; 115mila le moto, +8,3%), a un passo dal traguardo dei due milioni fissato per il 2016 che verrà raggiunto con due anni di anticipo.

Lo scorso anno, su un fatturato di 76 miliardi (-1% sul 2012), gli utili prima delle imposte sono saliti dell'1,4% nonostante i giganteschi investimenti (4,79 miliardi, +21,3%) in gran parte dedicati ai 12 nuovi modelli e ai 4 restyling che vedremo in strada quest'anno.

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