Cronaca locale

«Tacoin 2010», ora l'agenda parla milanese

Arriva in libreria l'agenda letteraria in dialetto che racconta la letteratura, la storia, i personaggi della cultura meneghina, le tradizioni della nostra città. le 100 tavole illustrate permettono di scoprire scorci inediti e prospettive all'ombra della Madonnina

Milanesi e non, amanti e curiosi del volgar eloquio ecco una notizia che fa per voi. Arriva in libreria (Metamorfosi Editore, 16 euro) il Taccoin 2010, la prima agenda letteraria in lingua milanese. Chiamarla agenda, in realtà, è un po' riduttivo. Si tratta infatti di un vero e proprio libro-agenda che ripercorre, settimana per settimana, le date della storia di Milano, dei personaggi del mondo della cultura meneghina, gli avvenimenti storici e i luoghi della tradizione. 160 pagine con oltre 100 illustrazioni frutto di una preziosa ricerca iconografica.
Come è nato il Taccoin 2010? Dall'incontro professionale fra Gianni Rizzoni, editore e scrittore, autore dell'Agenda Letteraria (giunta quest'anno alla ventesima edizione) e Roberto Marelli, attore e scrittore, punto di riferimento della tradizione culturale meneghina. La nuova iniziativa editoriale è stata realizzata grazie al sostegno dall'assessorato al Turismo, Marketing territoriale e Identità del Comune di Milano. «Il Taccoin 2010 è un omaggio alle tradizioni meneghine e alla storia della nostra città, un racconto affascinante che ci accompagna alla scoperta di questo nuovo anno - ha detto l'assessore Massimiliano Orsatti -. I contenuti letterari scritti in meneghino confermano il valore culturale e la vitalità della nostra lingua».
Sfogliando le 160 pagine dell'agenda si riscopre la vena poetica e la capacità espressiva della lingua milanese che in poeti e scrittori come Carlo Maria Maggi, Carlo Porta, Emilio De Marchi, Edoardo Ferravilla, Delio Tessa, ripropone tutto il suo valore letterario e il grande senso dell'autoironia, caratteristica peculiare della tradizione meneghina. Il Taccoin dimostra come la lingua dialettale milanese abbia tutti i requisiti per essere uno strumento moderno di divulgazione storica e culturale.

La ricchezza delle citazioni e degli aneddoti offre anche ai non milanesi il piacere di ripercorrere la storia di una città che ha sempre saputo coniugare il gusto della tradizione con la ricerca della modernità.

Commenti