Economia

Tagli agli sprechi, la Lega: "La Consob stia a Milano, la sede romana è inutile"

Il Carroccio torna alla carica per spostare definitivamente la sede della Consob a piazza Affari. Boni: "L’economia è al Nord". Il taglio della sede romana rientra nell'operazione di decentramento dei ministeri

Tagli agli sprechi, la Lega: 
"La Consob stia a Milano, 
la sede romana è inutile"

Milano - Spostare la sede della Consob da Roma a Milano. Torna a chiederlo il leghista Davide Boni, presidente del Consiglio regionale della Lombardia, in una intervista ad Affaritaliani.it. "Si tratta di una richiesta che più volte è stata presa in considerazione dal nostro gruppo parlamentare e anche da Umberto Bossi. D’altronde l’economia è soprattutto al Nord e quindi non ci sarebbe nulla di male".

In tempi di tagli alla casta e di semplificazione degli enti che sprecano i soldi pibblici, la Lega torna all'attacco. La battaglia è storica. Non è, infatti, la prima volta che i lumbard chiedono uno spostamento definitivo dell'ordano di controllo. D'altra parte Boni ha già in mente la sede: "Abbiamo Piazza degli Affari, sarebbe un luogo perfetto. Comunque ci sono anche altre parti della città che potrebbero ospitare la Consob, il problema del luogo è marginale. Ci sono molti palazzi disponibili. Si tratta di una battaglia da portare avanti con forza. Anche se - prosegue Boni - in questo momento la nostra delegazione al governo è impegnata sulla manovra, sarebbe il completamento del processo di trasferimento dal centro alla periferia di alcune competenze, vedi i ministeri al Nord".

Boni sa perfettamente che in molti non saranno molto d’accordo: "In Italia purtroppo è consolidata l’idea che tutto debba essere centralizzato a Roma. Ma la Consob a Milano porterebbe anche un beneficio per l’indotto sul territorio lombardo e milanese molto forte". Non solo: "Credo che il Governatore Formigoni sia disponibile ad appoggiare tutte quelle proposte che vedono la Lombardia al centro di obiettivi federalisti, al di là del fatto - sostiene Boni - che dica che il federalismo è morto. Ma lo fa senza crederci".

Infine c’è la possibilità di un leghista alla guida dell’autorità di controllo della Borsa? "Abbiamo un sacco di uomini che sanno di economia". Spunta il nome di Giancarlo Giorgetti: "Perché no? E' impegnato a fare il segretario della Lega Lombarda e il presidente della Commissione Bilancio della Camera. Ma certamente - conclude l'esponente del Carroccio - avrebbe le competenze per farlo.

Il nostro Giorgetti è in grado di fare tantissime cose, compreso il presidente della Consob".

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