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Taglio ai voli di Stato: "Se c'è, usare il treno"

Entra in vigore una direttiva del governo Berlusconi: non è più ammessa la concessione dei voli di Stato per le tratte su cui è presente il trasporto ferroviario

Taglio ai voli di Stato: "Se c'è, usare il treno"

Da Milano a Roma? Il volo di Stato non è più assicurato. Uno degli ultimi provvedimenti del governo Berlusconi stabilisce che non è più ammessa la concessione dell'aereo blu per le tratte sulle quali è presente il trasporto ferroviario. Un bel taglio ai costi della politica che negli ultimi anni è stata più volte accusata di aver abusato dei voli di Stato.

La direttiva firmata il 23 settembre scorso dall’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è stata pubblica nella Gazzetta Ufficiale di oggi. Potranno usare i voli di Stato il capo dello Stato, i Presidenti di Camera e Senato, il premier e il presidente della Corte Costituzionale. Se autorizzati, potranno usare i "voli blu" anche gli ex presidenti della Repubblica. "In via eccezionale", poi, potranno essere utilizzati anche dai componenti del governo e dalle delegazioni ufficiali degli organi costituzionali. E ancora: i voli di Stato potranno essere utilizzati per finalità di sicurezza (servizi segreti), ragioni umanitarie e sanitarie.

La novità è introdotta nell’articolo 2 comma 4 della direttiva.

"Non è ammessa la concessione del trasporto aereo di Stato per le tratte sulle quali sia presente il trasporto ferroviario e tale servizio, tenuto conto delle modalità di erogazione, risulti idoneo ad assicurare il trasferimento in tempi ed orari compatibili con gli impegni istituzionali della Personalità interessata". Da Roma a Firenze o a Napoli le cariche istituzionali useranno il treno?

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