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Il Tar bacchetta il Codacons sui voli di Stato: non può intervenire sul tema

I giudici amministrativi del Lazio hanno rigettato il ricorso dell'associazione contro l'ampliamento dei possibili fruitori degli aeromobili stabilita nel 2008: «Manca la legittimazione ad agire su questo argomento»

Il Tar bacchetta il Codacons sui voli di Stato. Il Tribunale amministrativo regionale del Lazio ha dichiarato inammissibile il ricorso dei consumatori relativo a due direttive emanate nel 2008 dalla presidenza del Consiglio del ministri, riguardanti appunto i voli di Stato.
«Non sussiste in capo al Codacons - sottolineano i giudici amministrativi nella sentenza - la legittimazione ad agire al fine della sollecitazione del sindacato giurisdizionale in materia di regolamentazione e disciplina dei voli di Stato». Insomma, sull'argomento il Codacons non può sindacare. L'associazione, sempre secondo il Tar, ha «una generalizzata legittimazione alla tutela anche dell'interesse (che assume connotazione invero indifferenziata rispetto alla generalità dei consociati) al corretto e regolare svolgimento di una funzione o di un servizio pubblico». Ma i voli di Stato non rientrano nella categoria.
Il Codacons aveva presentato ricorso contestando l'ampliamento «dei potenziali fruitori dei voli di Stato» . Secondo l'associazione l'ampliamento del numero dei potenziali fruitori era in contrasto «con le finalità di contenimento della spesa pubblica». In particolare al Codacons non piaceva «l'ammissione sugli aeromobili di soggetti estranei alla delegazione dello Stato, sulla base di una valutazione totalmente discrezionale».

Ma per i giudici amministrativi i consumatori, sull'argomento, non sono legittimati a mettere becco.

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