8 bit: Animal Crossing Amiibo Festival
21 Dicembre 2015 - 13:56Un classico della produzione Nintendo coniugato con le possbili espansioni di Amiibo Festival
Nintendo ha voluto riproporre un classico della propria produzione, Animal Crossing, coniugandolo con le possibili espansioni di Amiibo Festival. Questo progetto, sviluppato e realizzato in tempi brevi e con risorse limitate, ha portato ad un gioco che presenta aspetti in chiaroscuro.
Si tratta di un gameplay elementare: ci si deve muovere all’interno di una città per raccogliere il maggior numero possibile di “Punti Felicità” e di “Campane”. Tanto più si esplora, tanti punti si guadagnano per poter sbloccare abilità, velocità e moltiplicatori. La grafica è ricca e piacevole, con particolari curati ed imprevisti che possono aumentare o diminuire la raccolta dei punti. Gli incontri con persone, cose ed animali danno sempre un risultato, che permette di arrivare velocemente allo “Stalk Market”. Quest’ultimo è il luogo ove comprare e vendere oggetti, crediti e punti esperienza; un vero e proprio bazar nel quale mettere a segno trattative fruttuose o scontrarsi con venditori e compratori scorbutici o riottosi.
Il contorno ad Animal Crossing è Amiibo Festival: una serie di otto espansioni a sé stanti, situazioni che offrono un livello un poco più complesso di gioco rispetto a quello elementare di base. Alcuni di questi sono piuttosto difficili, specialmente dove si presuppone una cultura di base abbastanza profonda da permetterti di risolvere enigmi o rispondere a domande, in alcuni casi, davvero complicate.
In generale si tratta di un titolo piacevole da giocare per brevi periodi, che però alla lunga ha un che di ripetitivo e troppo elementare. Gli sviluppatori, probabilmente, hanno voluto adattare Animal Crossing alle aspettative del pubblico più giovane, o di quello che si avvicini a questa piattaforma per la prima volta. Il sistema a carte di Amiibo Festival è un’ulteriore spia di questa volontà.
La grafica molto curata e qualche particolare divertente non bastano però a fare di questo gioco un "must".