8 Bit

8 bit: i videogame che vi consigliamo

I titoli della settimana: Strike Suit Zero: Director’s Cut, Lego Lo Hobbit e Metal Gear Solid V: Ground Zeroes

8 bit: i videogame che vi consigliamo

Nostalgia canaglia di quei titoli spaziali, alla Wing Commander, che tanto hanno fatto smanettare negli anni ’90. Ormai, se un adulto prova ad approcciare una delle nuove simulazioni, rischia di accantonare il titolo dopo pochi minuti. Troppo tutto, dettato dalla voglia di strafare. Per fortuna che, ogni tanto, escono giochi «alla portata» come Strike Suit Zero: Director’s Cut (provato sulla Xbox One), che va ad implementare il titolo di un anno fa con nuove missioni; videogioco che ti riconcilia con il tuo amor proprio, non facendoti sentire un perfetto perdente in là con gli anni. Fin dalle prime missioni vi sembrerà di avere a che fare con una impostazione arcade anche se, con il proseguire del gioco, la difficoltà cresce e di molto. E il difetto, se tale lo si possa considerare, è questo squilibrio improvviso che potrebbe depistarvi. La trama? Un segnale alieno spinge gli uomini a colonizzare, a destra e manca, pianeti e galassie limitrofe, allo scopo di individuare l’origine della trasmissione. Le colonie, però, nel tempo, chiedono indipendenza e voi vi troverete in mezzo a questa guerra di secessione. Dovrete sfuggire alle astronavi nemiche e, nel contempo, provare ad abbattere i velivoli avversari, con save point non abbondanti e possibilità di sfruttare il mech spaziale. Insomma, dopo la ciliegina iniziale, le maniche andranno rimboccate. Graficamente, l’impatto è di effetto, grazie alla potenza della One, che supplisce a difetti del gioco. Interessante e facilmente intuibile il gameplay, ma assente il multiplayer. Tutto sommato, un bel ritorno di atmosfere retro.

Di genere completamente differente è Lego Lo Hobbit, titolo che abbina i mattoncini alla trilogia cinematografica (in sala, per ora, sono passati i primi due episodi) tratta dall’omonimo libro di Tolkien. O meglio, il gioco, al momento, omaggia unicamente i due film già proiettati, dall’arrivo in casa Bilbo allo scontro con il drago Smaug, mentre per il terzo dovrete aspettare il DLC che sarà rilasciato in concomitanza con la conclusione, su grande schermo, della saga fantasy. Il gioco, diciamolo subito, è molto divertente e riesce a riproporre, anche sul televisore di casa, le atmosfere della pellicola. Chi conosce la trama del film ritroverà, nel gioco, luoghi e personaggi simili (davvero, in tutto e per tutto), pur riletti con la filosofia Lego. Del resto, TT Games e Warner Bros sono specialisti in questi titoli e qui il divertimento e le ore di gioco si moltiplicano in maniera esponenziale. Un titolo per ragazzini, ma che anche gli adulti saranno stimolati a giocare. Non è, infatti un gioco complesso, anche se occorre far lavorare il cervello per sfruttare al meglio le caratteristiche dei vari personaggi ed andare avanti nei vari scenari. Un consiglio? Giocatelo in compagnia, perché ne vale la pena.

Poco importa se il popolo videoludico ha storto un po’ la bocca per Metal Gear Solid V: Ground Zeroes (Halifax). Non per la qualità, ci mancherebbe, ma per il fatto che, alla lunga, questo è il prologo del prossimo Phantom Pain. Ambientato a Cuba, precisamente a Camp Omega, controllato da una potente organizzazione militare che agisce al di fuori della giurisdizione. In sostanza, tutto è lecito sotto il comando di tale Skull. Il nostro, ritrovato (finalmente) Big Boss dovrà cercare di infiltrarsi segretamente nel campo, per liberare la spia Paz Ortega e Chico (erano apparsi nel precedente Peace Walker), un giovane innamorato della ragazza. Chapeau per atmosfere e dettagli dei personaggi, sempre più realistici grazie alle console di nuova generazione (lo abbiamo testato sulla Xbox One). Peccato che il gioco si possa portare a termine in poco tempo perché la difficoltà, rispetto al passato, ci è sembrata più alla portata. Se terminate la missione principale, potrete sbloccarne comunque altre che raddoppieranno la longevità. La meccanica di gioco (che prevede novità nel gameplay) privilegia, come è normale che sia per questa serie, lo stealth anche se le opzioni a vostra disposizione, per raggiungere un determinato punto, sono varie.

Insomma, un gustoso antipasto in vista del prossimo The Phantom Pain.

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