Scienze e Tecnologia

Cambiare operatore ora è più semplice (e più economico)

Una nuova delibera approvata dall'AGCOM dovrebbe migliorare la situazione per gli utenti, fissando un massimo per lo svincolo

Cambiare operatore ora è più semplice (e più economico)

Buone notizie per gli utenti: grazie alla Delibera 487/18 dell’AGCOM, cambiare operatore o recedere da un contratto sarà più economico.

Per entrambe le operazioni infatti non saranno più permessi esborsi extra spesso immotivati e la penale di uscita dovrà essere proporzionale al canone pagato mensilmente. Supponiamo per esempio di usufruire di un servizio avente mensilità pari a 39€: le spese di recesso non potranno superare tale cifra.

Per quel che riguarda i contratti con un vincolo (che per legge sono limitati attualmente a 24 mesi), l’operatore non potrà più pretendere in caso di uscita prematura tutti quelli che sono eventuali sconti applicati in sede di contratto.

Secondo l’art. VI dell’Allegato alla presente legge, il corrispettivo dovuto sarà “equo e proporzionale al valore del contratto e alla durata residua della promozione offerta. Quindi, anche nel caso in cui le spese di recesso relative alla restituzione degli sconti rispecchino i costi sottostanti, questi importi devono, in ogni caso, essere commisurati al valore del contratto nonché essere equi e proporzionali alla durata residua dell’eventuale promozione”.

Si ribadisce inoltre la durata massima di 24 mesi, non sempre rispettata tutt’oggi di tali contratti, anche in caso di acquisto a rate di eventuali dispositivi. In tali situazioni, verrà data possibilità al sottoscrittore di continuare la rateizzazione dell’hardware senza dover saldare l’importo mancante in un’unica soluzione.

Riguardo le tempistiche, l’attuazione delle disposizioni contenute dovrà avvenire entro 60 giorni dalla pubblicazione della presente delibera sul sito web dell’Autorità: vedremo se le compagnie si adegueranno nei termini di legge.

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