Scienze e Tecnologia

Un algoritmo per la birra perfetta: migliora con le opinioni dei consumatori

Si chiama AI, è proposta in quattro qualità. E l'intelligenza artificiale ha cambiato la ricetta già 11 volte

Le varie qualità di birre create da IntelligentX
Le varie qualità di birre create da IntelligentX

Qual è la ricetta della birra perfetta? Ad IntelligentX, una startup londinese che produce birra, se lo sono chiesti per un po' e sono arrivati alla conclusione che la risposta possano averla solo i clienti. Per questo hanno incominciato a chiedere la loro opinione. Attraverso Messenger, la chat di Facebook. Il tutto è ovviamente affidato all'intelligenza artificiale e a complessi algoritmi che incrociano i dati e sfornano la nuova ricetta, avvicinando sempre di più il sapore della birra al gusto dei clienti.

La birra non poteva che chiamarsi AI e viene già proposta in quattro qualità: dorata, pale, ambrata e scura. Le ricette originali sono quelle delle classiche birre britanniche e americane. Ma sono solo il punto di partenza, poi interviene l'algoritmo che stravolge la formula in base ai feedback che errivano attraverso Messenger.

Dopo aver provato la birra, al cliente viene chiesto di condividere le proprie opinioni attraverso un bot sulla chat di Facebook. I bot sono strumenti basati sull'intelligenza artificiale che riescono ad interagire con le persone reali, rispondendo anche alle loro richieste. Al bot della birra AI si accede attraverso un codice indicato sulla bottiglia. Il sistema pone alcune domande sulle preferenze e i gusti della persona. I feedback, ovvero le risposte, vengono registrate e analizate: in base ai trend più significativi l'algoritmo modifica la ricetta aggiungendo un ingrediente piuttosto che un altro, avvicinando il sapore della bevanda al gusto medio dei consumatori.

“Crediamo che il futuro sarà un posto dove l’intelligenza artificiale aumenterà le capacità degli uomini" ha dettin un'intervista alla versione inglese di Wired Hew Leith, co-fondatore della startup IntelligentX. Leith ha anche spiegato che l'azienda, che nel frattempo ha già cambiato la ricetta della sua birra ben 11 volte, metterà tutte le informazioni e i dati raccolti online, a disposizone di privati e piccole aziende artigianali. "In questo caso, noi la usiamo per dare ai nostri produttori possibilità sovrumane, rendendoli in grado di testate e ricevere feedback sulle proprie birre più velocemente rispetto al passato.

Cosi possono rispondere ai gusti dei consumatori meglio dei produttori tradizionali”.

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