Scienze e Tecnologia

Ecco i supercomputer per uscire dalla crisi

La ricetta per la ripresa economica? Sfruttare supercomputer e il loro vasto potere di elaborazione

Ecco i supercomputer per uscire dalla crisi

Sfruttare supercomputer e il loro vasto potere di elaborazione per progettare automobili più sicure, costruire aerei più silenziosi, accelerare la scoperta di farmaci e sottomettere la volatilità dei mercati finanziari. È questa la ricetta per la ripresa economica secondo i big internazionali del mondo della Ricerca e dell'Industria che si sono riuniti il 21 e 22 ottobre scorso a Pacengo sul Garda (VR) in occasione della 29esima edizione della International CAE (Computer Aided Engineering) Conference. Un focus sulla cultura della tecnologia e della simulazione estesa a tutti i settori della vita, da quello lavorativo a quello quotidiano, con particolare attenzione al mondo della ‘engineering simulation’, motore essenziale dello sviluppo e dell’innovazione in tutti i campi, dall’aeronautica alle costruzioni, dai trasporti all’energia fino alla medicina e la gestione delle catastrofi. Al centro dell'attenzione la rivoluzione dei droni, velivoli senza pilota a pilotaggio remoto (APR). Il loro utilizzo in ambito civile ha subito una rapida impennata in molti settori con conseguenti vantaggi per i cittadini e l’economia in Italia e in Europa.

Entrando nello specifico, "i droni - spiega Stefano Odorizzi, direttore scientifico della International CAE Conference e CEO della multinazionale EnginSoft, avranno un impatto di vasta portata sull’economia europea. Tali sistemi altamente tecnologici non soltanto ridurranno i costi e consentiranno operazioni più efficienti in diversi settori, ma creeranno anche opportunità per le imprese europee di sviluppare tecnologie, alimentando questa rivoluzione”. In Italia sono maggiormente utilizzati nel settore della sorveglianza e tra le esperienze più significative spicca quella di Torino, dove è stato sviluppato un progetto pilota, coordinato da Paolo Maggiore, docente al Politecnico di Torino, in cui sono stati utilizzati droni silenziosi per combattere lo spaccio di droga, permettendo alle forze dell’ordine di scovare i nascondigli degli spacciatori anche in ambienti molto piccoli e insospettabili.

"In una sola generazione, insieme, abbiamo cambiato il mondo della progettazione ingegneristica, sottolinea Stefano Odorizzi, La prototipazione virtuale ha portato a una rivoluzione nell’ingegneria moderna e nella nostra vita di tutti i giorni. Per affrontare le sfide moderne, farmaci personalizzati, fornitura di energia sostenibile, cambiamento climatico e opere come stadi. ponti e edifici più sicuri, dobbiamo sfruttare nuovi strumenti e nuovi processi di lavoro in grado di far fronte a grossi dati e problemi molto complessi”.

Ospite eccellente della manifestazione l’astronauta italiano Maurizio Cheli (360 ore di volo spaziale anche a bordo dello Space Shuttle e 4.500 ore di volo a bordo di più di 50 prototipi di velivoli ad alte prestazioni), il primo ad avere il ruolo di mission specialist durante la missione STS-75.: “La tecnologia delle imprese spaziali applicata alla vita di tutti i giorni è un motore straordinario per l’economia del nostro Paese. L'accesso ai supercomputer è essenziale per la competitività industriale e la scienza di alto livello. L’Europa non ha nulla da invidiare ai concorrenti internazionali”. E poi è arrivato un saluto speciale da Luca Parmitano, astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) collegato dalla Stazione Spaziale Internazionale.

Ma gli scienziati hanno voluto dare ampio spazio al Poster Award, concorso dedicato ai giovani studenti e ricercatori dell’università, che hanno così la possibilità di presentare i loro progetti sugli usi della simulazione, con l’obiettivo di rilanciare l’economia del Paese. In particolare il direttore scientifico di Cae e amministratore delegato di EnginSoft Stefano Odorizzi ha voluto concretizzare il progetto assumendo il vincitore del concorso: In Italia, mancano opportunità, opportunità per i giovani. Questo è dovuto mancanza di meritocrazia e alla poca attenzione che le aziende dedicano loro. È compito anche delle imprese assumersi una maggiore responsabilità sociale favorendo l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro con gesti concreti come la nostra iniziativa.

Per uscire dalla crisi ogni azienda italiana, come abbiamo fatto noi, dovrebbe investire sulla creatività dei nostri talenti”, conclude Odorizzi.

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