Scienze e Tecnologia

For Honor per 8 Bit

Nel mondo medievale del titolo, tre imperi si danno guerra da innumerevoli secoli. A seguire le battaglie vi è Apollyon, la signora della guerra, a capo della Legione d’Ossidiana

For Honor per 8 Bit

Il gioco, sviluppato da Ubisoft e annunciatoo all’E3 del 2015, ha subito suscitato l’interesse del pubblico, facendo crescere l’attesa, grazie anche alle scene epiche ambientate in un mondo medievale, dominate per la maggior parte, da sangue e ferro. Per quanto riguarda la campagna, in For Honor si può dire che non rappresenti l’elemento di punta, in quanto le 18 missioni proposte fungono quasi da tutorial, indispensabile per prepararsi a sconfiggere i soldati degli altri giocatori nel più gettonato multiplayer, vero motivo di acquisto.
Nel mondo medievale del titolo, tre imperi si danno guerra da innumerevoli secoli. A seguire le battaglie vi è Apollyon, la signora della guerra, a capo della Legione d’Ossidiana, un gruppo di cavalieri nato con lo scopo di proteggere le lande di Ashfeld. Il vero scopo di Apollyon, tuttavia, non è combattere per la pace, ma creare una grande guerra per selezionare i soldati più forti e controllare con essi il mondo.

Durante il corso della storia impareremo a padroneggiare le tre classi di guerrieri presenti, ovvero Samurai, Cavaliere e Vichingo, che ritroveremo anche nel multiplayer e, soprattutto l’innovativo combat system, fiore all’occhiello di questo titolo. Bravi, quindi, a quelli di Ubisoft, per aver provato, con successo, a scrivere una pagina diversa nelle sfide online.
Per sconfiggere i nostri avversari, ad esempio, dovremmo tenere d’occhio la spada dell’avversario, che può assumere una diversa posizione in base al punto in cui il nemico vuole colpirci o proteggersi; di conseguenza, occorre modificare la posizione della nostra arma per colpire o pararci efficacemente. Le missioni sono abbastanza ripetitive, ma tutto sommato godibili. Inoltre, all’interno di esse, troveremo oggetti e collezionabili per equipaggiare il nostro soldato anche nel multiplayer.
Che, ribadiamo, è l’anima di questo gioco; qui, bisogna spendere qualche parola di approvazione per la varietà dei soldati e del loro moveset.
Esistono infatti, come già citato sopra, tre tipologie di classi, che a loro volta si dividono in quattro tipi di guerrieri, ognuno con caratteristiche uniche, da padroneggiare.
Oltre a questi fattori, in For Honor c’è la possibilità di potenziare i nostri guerrieri con equipaggiamenti che andranno a influire sulle loro statistiche, in modo da permettere a ciascun giocatore di creare il proprio soldato perfetto e andare a fare stragi di giocatori online.

Le modalità più competitive sono indubbiamente gli 1v1 e i 2v2, dove la conoscenza del gioco e l’abilità del player diventano indispensabili per raggiungere la vittoria, ma sono presenti anche altre modalità meno impegnative come il 4v4 o il dominio.
Ubisoft ha già fatto sapere ai giocatori che arriveranno in seguito le partite classificate, in modo da creare una vero e proprio mondo competitivo nel gioco.


For Honor, in conclusione, compensa una campagna single player non esaltante (per la quale è comunque necessaria una connessione attiva) con un multiplayer ricco di risorse che terrà incollati allo schermo i giocatori, pronti a massacrare i personaggi altrui e ad accrescere il proprio, per portarlo alla gloria.

Commenti