Scienze e Tecnologia

Luca Parmitano sarà il primo comandante italiano della Iss

Il primo italiano che ha effettuato un’attività extraveicolare nello spazio ritornerà sulla Stazione Spaziale nel 2019 per la missione Beyond

Luca Parmitano sarà il primo comandante italiano della Iss

L’astronauta italiano Luca Parmitano nel 2019, a sei anni di distanza dalla sua prima missione durata 166 giorni, tornerà nello spazio per la missione “Beyond”. Parmitano, che sarà affiancato da Andrew Morgan della Nasa e da Alexander Skvortsov di Roscosmos, diventerà il primo italiano, nonché il terzo europeo, a ricoprire il ruolo di comandante della Stazione Spaziale Internazionale.

"Quello che facciamo in orbita non è solo per gli astronauti o per il programma della Stazione Spaziale Internazionale, è per tutti", spiega Luca Parmitano nel corso di un evento tenuto presso lo stabilimento Esrin dell'Esa a Frascati. "È per la Terra, è per l'umanità, ed è l'unica strada per noi per imparare ciò di cui abbiamo bisogno, in termini di scienza e tecnologia, per andare oltre".

La missione Beyond, perfettamente racchiusa in un logo semplice e pulito (un casco stilizzato di un astronauta), guarda alla Terra e alla Stazione Spaziale, grazie ad una serie di esperimenti volti a migliorare la sicurezza degli esseri umani impiegati in missioni di permanenza nello spazio più lunghe. Ricerche che si rifletteranno sull’esplorazione spaziale, dapprima riguardanti la Luna, che nei prossimi anni vedrà il ritorno dell’uomo per una nuova fase di colonizzazione, e successivamente Marte.

Luca Parmitano si dice pronto per la responsabilità, eccitante e stimolante, che assumerà, e promette che cercherà di mettere tutti nella condizione di esibirsi al meglio delle loro capacità. Come si definisce lui stesso sarà un “facilitatore”. Al momento il 39enne astronauta italiano, come riportato sul sito dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), si sta allenando duramente tra Houston, al Johnson Space Center della Nasa, Star City, nelle vicinanze di Mosca, e Colonia.

Infine, oltre ad eseguire simulazioni sulla navicella spaziale Soyuz, sta anche familiarizzando con gli esperimenti che condurrà nell'avamposto orbitale.

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