Scienze e Tecnologia

"Così portiamo l'uomo sulla Luna entro il 2024"

La Lockheed Martin ha presentato il proprio programma spaziale per soddisfare la nuova richiesta della Nasa

"Così portiamo l'uomo sulla Luna entro il 2024"

Portare l’uomo sulla Luna entro il 2024 è l’obbiettivo proposto dalla Nasa per il quale la Lockheed Martin, in occasione del 35esimo Simposio Spaziale, ha presentato un piano, definito dall’azienda americana: aggressivo ma realizzabile. Su forte pressione del vicepresidente, Mike Pence, la Nasa ha anticipato di quattro anni il ritorno dell’uomo sulla Luna e, questo, ha portato i partner commerciali a rivedere drasticamente i propri programmi spaziali.

La Lockheed Martin, nonostante tutte le difficoltà insite in un programma di allunaggio accelerato, ha accettato la sfida ed ha presentato al mondo la sua visione. Partendo da una versione anticipata del Lunar Gateway (il portale lunare) che prevede l’utilizzo solo di una piccola parte di esso, rispetto ai progetti originari, composto dal modulo di propulsione e dalla sua porta di attracco, l’azienda americana progetterà e svilupperà il lander con equipaggio, Orion Multi-Purpose Crew Vehicle.

L’intero programma spaziale si articolerà su tre missioni distinte ribattezzate Exploration Mission. Nella prima (EM-1), prevista per il 2020, la navicella spaziale Orion orbiterà intorno al nostro satellite per una durata complessiva di una settimana. La seconda (EM-2) riguarderà il primo volo di prova con equipaggio a bordo, ma non avverrà prima del 2022 in quanto necessita della messa in orbita lunare del primo Gateway. Infine, se tutto va come previsto, la terza, ed ultima missione (EM-3) prevista per il 2023/2024, riporterà, finalmente, l’essere umano sulla Luna.

Questo progetto non è ancora stato approvato dalla Nasa, ma alla Lockheed si dicono fiduciosi e il direttore della strategia di esplorazione spaziale umana del colosso americano, Rob Chambers, ha dichiarato che, se il piano aziendale venisse confermato, la società "dovrà essere in grado di piegare il metallo" entro il 2020, augurandosi, scherzosamente, che qualcuno “abbia ordinato un po’ di allumino”.

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