Economia

Rivoluzione Facebook: pagherà le tasse nei Paesi in cui opera

L'annuncio del cfo di Facebook: entro il 2019 i ricavi pubblicitari saranno pagati nei Paesi in cui vengono raccolte le inserzioni pubblicitari

Rivoluzione Facebook: pagherà le tasse nei Paesi in cui opera

Facebook, si cambia. Ma stavolta la rivoluzione non è nella piattaforma social più famosa e usata, ma nelle tasche dell'azienda guidata da Mark Zukerberg.

Come ha annunciato il cfo (il direttore finanziario), Dave Wehner, infatti, d'ora in poi Facebook cambia modello organizzativo e contabile e inizierà a dichiarare i ricavi realizzati attraverso la pubblicità nei Paesi in cui li realizza, attraverso società locali. Questo significa che entro la prima metà del 2019 le tasse non saranno più pagate a Dublino - dove è ora il quartier generale internazionale della società - ma nei singoli Paesi dove il social network ha già un ufficio locale per la raccolta pubblicitaria.

"Crediamo che cambiare verso una struttura di vendite locali fornirà maggiore trasparenza ai governi e ai policy makers che nel mondo hanno chiesto una maggiore visibilità sui ricavi legati alle vendite locali", scrive Wehner, "Vogliamo essere sicuri di fare questo cambiamento nel modo giusto. Questo è un grande progetto che richiederà un significativo aumento delle risorse in tutto il mondo. Verranno adottati nuovi sistemi di fatturazione il più rapidamente possibile per assicurare una transizione alla nuova struttura senza soluzione di continuità".

Da tempo i colossi del web - come Facebook, ma anche Google, Amazon e Apple - sono al centro di polemiche proprio perché, mantenendo la sede internazionale a Dublino, versano le tasse in Irlanda e non dove operano.

Soddisfazione al Ministero di Economia e Finanza italiano: "Si tratta di un cambiamento importante che va nella direzione giusta: assicurare che i redditi siano dichiarati e tassati dove vengono prodotti", dicono alcune fonti, "Siamo convinti che la decisione sia stata influenzata dagli sforzi compiuti in sede internazionale per porre fine ai fenomeni di elusione fiscale".

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