Scienze e Tecnologia

Videoregistratori addio. Chiude l'ultima fabbrica che li produceva

L'azienda che produce i lettori Vhs ha annunciato che fermerà la produzione dei videoregistratori. "Vendite troppo modeste"

Videoregistratori addio. Chiude l'ultima fabbrica che li produceva

Erano spariti già da un po' dalle nostre case, adesso i videoregistratori Vhs diventeranno definitivamente un pezzo da museo. La Funai Electric, l'ultima ditta che produceva il marchingegno mangia videocassette, ha annunciato che ne dismetterà le linee di montaggio. "Uno dei nostri fornitori ci ha fatto sapere di essere in grande difficoltà a continuare a febbricare un componente per volumi così modesti", hanno spiegato dall'azienda giapponese.

Nel 2000 si vendevano 15 milioni di videoregistratori. Sedici anni dopo il numero è inevitabilmente crollato a 750 mila unità, di cui la maggior parte venduti in Giappone. Lì l'apparecchio è ancora molto utilizzato, tanto che alcuni consumatori hanno preso d'assalto il centralino della Funai Electric.

I primi videoregistratori per uso domestico apparvero negli anni '70 e furono una rivoluzione. Per la prima volta si potevano registrare i programmi televisivi per guardarli (o rigurdarli) quando si voleva. I lettori Vhs diedero il via anche al fenomeno della pirateria: nacque in quel periodo infatti il mercato nero delle videocassette, con la vendita di film registrati (spesso in bassa qualità) sul supporto a nastro.

Il boom di vendite si ebbe negli anni '80 e '90 per un semplice motivo. Fu in quel periodo che si arrivarono a vendere circa 15 milioni di pezzi all'anno. Sempre in quegli anni ci fu il boom definitivo della cinematografia che portò alla diffusione dei servizi di videonoleggio .

L'inizio della fine coincide con la nascita di un altro supporto, meno ingombrante, più capiente e di qualità maggiore: il dvd. Il colpo di grazia finale lo hanno dato streaming e digitale. In molte case ormai ci sono apparecchi che registrano direttamente su hard disk i programmi che vanno in onda in tv. Chi nei mobili custodiva videocassette piene di ricordi di vita ha dovuto convertirle su altri supporti.

Il videoregistratore è lentamente scivolato in cantina, adesso bisognerà fare spazio nei musei.

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