Scienze e Tecnologia

Voyager 2 sta per entrare nello spazio interstellare

La Nasa ha comunicato che la sonda lanciata nel 1977 ha raggiunto il limite esterno della eliosfera

Voyager 2 sta per entrare nello spazio interstellare

La sonda della Nasa Voyager 2, lanciata più di quarant’anni fa nel lontano 20 agosto del 1977 da Cape Canaveral, si trova a circa 17,7 miliardi di chilometri dalla Terra e si appresta ad entrare nello spazio interstellare. Gli scienziati hanno riscontrato un aumento del 5% dei raggi cosmici, generati all’esterno del nostro sistema solare, compatibile con l’avvicinamento all’eliopausa.

Dopo aver raggiunto, sfruttando un loro raro allineamento: Giove, Saturno, Urano e Nettuno la sonda Voyager 2, ha proseguito verso le regioni più esterne del sistema solare attraversando l’eliosfera, una vasta “bolla magnetica” contente il sistema solare in grado di assorbire i raggi cosmici. Un aumento dei raggi cosmici, in virtù di quanto rilevato nel maggio del 2012 dalla sonda Voyager 1, potrebbe essere riconducibile all’approssimarsi dell’eliopausa, la parte terminale della eliosfera, oltre la quale si staglia lo spazio interstellare.

"Stiamo assistendo ad un cambiamento dell'ambiente attorno a Voyager 2, non c'è dubbio su questo". Ha affermato lo scienziato del progetto Voyager, Ed Stone. "Impareremo molto nei prossimi mesi, ma non sappiamo ancora quando arriveremo all'eliopausa. Non siamo ancora arrivati, questa è una cosa che posso dire con certezza".

Il fatto che Voyager 2 possa avvicinarsi all'eliopausa sei anni dopo Voyager 1 (lanciata il 5 settembre 1977, ma su una traiettoria diversa) è scientificamente molto rilevante, in quanto permette di valutare le dimensioni dell’eliosfera in relazione al ciclo undecennale dell’attività solare, caratterizzato da emissioni solari quali brillamenti ed eiezioni di massa coronale, durante il quale la nostra stella raggiunge sia un livello massimo che minimo di attività.

Voyager 2 diventerà quindi la seconda sonda spaziale a raggiungere lo spazio interstellare.

Nel 2025, stando a quanto previsto dalla Nasa, i generatori termoelettrici a radioisotopi (Rtg) che alimentano le due sonde Voyager dovrebbero smettere di fornire energia e i due esploratori, con a bordo i dischi placcati in oro a testimonianza della vita sulla Terra, continueranno in “solitaria” il loro viaggio nello spazio che li porterà, tra centinaia di migliaia di anni, a visitare altre galassie.

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