Giorn-di-bordo

Tempi maturi per la svolta La barca cerca un timoniere

di Antonio Risolo

Sarà l'anno della svolta? Ci sono tutti i presupposti, a partire dai rumor e dalle confidenze raccolte qua e là.

Con la ripresa che va consolidandosi, il settore della nautica è maturo per quel cambio di rotta più volte auspicato da tutti, ma che in concreto continua ad ammuffire nel cassetto.

È sentimento comune che i massimi traguardi si ottengono quanto tutti gli operatori di un settore qualsiasi lavorano uniti per il bene della causa. Siamo stati tra i primi a sostenere l'idea di una Confindustria del Mare, ma anche del ripristino di una struttura governativa con delega esclusiva alla blue economy, togliendo di fatto dall'imbarazzo «da incompetenza» i vari ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti fin qui succedutisi.

Allora proviamo a metterla così. L'ipotesi di una Confindustria del Mare, che tanto piace a Vincenzo Boccia, è più che praticabile. A patto che al timone ci vada un personaggio super partes, un «Grande Vecchio» che conosca la filiera come le sue tasche, un capitano d'industria in grado di tenere a bada protagonismi e personalismi secondo le regole più nobili, ma quasi ignorate, dell'associazionismo.

Noi abbiamo un'idea: si chiama Vincenzo Poerio (nella foto), ex amministratore delegato di Benetti: «Il migliore di tutti noi», ebbe a dire Alberto Galassi durante una serata al Cipriani di Montecarlo in occasione del Monaco Yacht Show dello scorso settembre.

Qualcuno dirà: fantanautica! Se è così, si parte con il piede sbagliato. Perché questo qualcuno dice chiaramente che dal proprio fortino non ha intenzione di muoversi. Anzi, ne rafforza le difese in vista di presunti attacchi di un nemico che non esiste. Ovviamente stiamo parlando di ipotesi, di opportunità ulteriori per una filiera che negli ultimi anni ha visto più ombre che luci. Con vari spettacoli non proprio edificanti: in parte dovuti a scelte politiche dei vari governi e alla crisi del 2008, in parte a chiusure inspiegabili degli stessi protagonisti. A beneficio dei soliti benpensanti, chiariamo subito che il nome di Vincenzo Poerio è soltanto un'ipotesi. Fortunatamente il settore è ricco di capitani d'industria altrettanto capaci. Non ci resta che sperare nella svolta che tutti vogliono, condizionata però dai soliti paletti.

Con i migliori auguri a tutti gli uomini di buona volontà.

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