Cronaca locale

Territorio, Masseroli copia Berlusconi: "Pgt? Piano dell'amore"

Il premier parlava di partito, l’assessore del piano regolatore. Il sindaco Moratti: "Scelte condivise per il bene di Milano"

Territorio, Masseroli 
copia Berlusconi: 
"Pgt? Piano dell'amore"

Un invito alla cittadinanza a presentare idee e proposte per arricchire il piano di governo del territorio, «molto più che un piano urbanistico, un piano che vuole cogliere le istanze dei cittadini rispetto alla qualità di vita nella città». E un messaggio scandito a chiare lettere all’opposizione: «Il piano - spiega il sindaco - ha tenuto conto di buona parte delle osservazioni fatte dall’opposizione. Una parte dell’opposizione ha lavorato con noi in maniera molto costruttiva e la ringraziamo per aver contribuito a un Piano che è della città. Ci auguriamo di avere in questa fase un’opposizione che ha lo stesso sentimento di amore per la città e quindi non porti avanti azioni ostruzionistiche ma proposte positive, che saranno naturalmente valutate con attenzione e dove possibile accolte». Il nuovo piano regolatore, approvato dal parlamentino il 14 luglio, entra ora nella seconda fase, quella delle osservazioni dei cittadini che che potranno presentare idee, critiche, proposte entro il 15 novembre (www.comune.milano.it/Pgt o www.milanoper scelta.it). Superato l’esame degli uffici tecnici, le osservazioni arriveranno in consiglio, che avrà tempo fino al 14 febbraio per discuterle e votarle. L’assessore allo sviluppo del territorio, nonchè «padre» del Pgt, sarà all’Urban center tutti i venerdì dalle 15,30 alle 18,30 per dare chiarimenti.
Per essere ancora più persuasivo Masseroli strizza l’occhio a David Cameron - «come ha già detto Cameron lo scorso luglio dobbiamo cambiare l’approccio verso il governare, non più dall’alto» - e parla di amore «il piano dovrà essere approvato dal consiglio entro il 14 febbraio,che coincide con la festa degli innamorati e i milanesi hanno la possibilità di dimostrare il proprio amore per la città». La posta in gioco è troppo alta per rischiare che il nuovo piano, costato all’assessore anni di lavoro e una buona dose di bile, decada. Proprio sul Pgt, infatti, verrà costruita la campagna elettorale dell’amministrazione Moratti, che potrà fregiarsi di avere regalato a Milano un nuovo strumento urbanistico più snello e liberale - con il borsino immobiliare e il sistema della perequazione dei diritti volumetrici - «che permetterà a chi lo desideri di far crescere e sviluppare questa città». Ma anche il Pd ha messo gli occhi sul documento, su cui ha intenzione di costruire una campagna «al contrario»: «Se il Pgt non sarà corretto - ha affermato il capogruppo Pierfrancesco Majorino - il rischio di una colata di cemento sulla città è reale. O la Giunta Moratti scende a patti con noi su nuove regole, sull’utilizzo degli edifici vuoti già esistenti e su una maggiore offerta di alloggi in affitti, oppure il piano non sarà approvato». Una sentenza di morte per il «piano dell’amore» sottoscritta dalla Lista Uniti con Dario Fo e dai Verdi, ma bloccata dalla maggioranza. Giulio Gallera, capogruppo del Pdl, ferma il tentato omicidio sul nascere: «Non ci sono strumenti per modifiche sostanziali del piano. Abbiamo accolto la richiesta sull’housing sociale già a gennaio. Ora siamo determinati a adottare il piano». «L’esortazione del sindaco è quanto mai opportuna - chiosa il vicecoordinatore cittadino del PdL Marco Osnato -: come al solito il Pd ha paura di essere scavalcato a sinistra.

E Milano è una delle poche città che costruiscono case popolari».

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