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Terzigno, polizia carica Sassi contro gli agenti Iervolino: "Seri rischi"

Prosegue la protesta degli abitanti che impediscono ai camion di raggiungere la discarica. Barricate di terra, blocchi stradali con auto incendiate. Danneggiati 16 autocompattatori. Scontri con la polizia (le immagini). Poi i blocchi tornano. Il sindaco scrive al governo: "Emergenza per la salute"

Terzigno, polizia carica 
Sassi contro gli agenti 
Iervolino: "Seri rischi"

Napoli - Si infiamma la "guerriglia" per la discarica di Terzigno. I manifestanti occupano ancora la strada con barricate improvvisate. E la polizia risponde con cariche per rimuovere il blocco dei manifestanti che stanno occupando la rotonda di via Panoramica. I manifestanti avevano realizzato una barricata di fuoco e ostacoli di terra. Da parte dei manifestanti c'é stata una sassaiola e il lancio di bottiglie nei confronti delle forze dell'ordine. Dopo l'intervento degli agenti, però, i residenti hanno sistemato altre barriere nella rotonda. 

Rotto il blocco Quattro camionette di polizia e dei carabinieri, con altre tre auto, sono riuscite, dopo scontri e momenti di fortissima tensione, a passare il blocco che i manifestanti avevano realizzato in via Zabatta. Alla rotonda di via Panoramica resta un presidio formato da oltre 200 persone. "Hanno caricato donne con le mani alzate", dice uno dei manifestanti, "una donna si è sentita male ed è stata soccorsa con l'ambulanza".

Il legale "Stavamo occupando la rotonda quando quattro camionette della polizia sono giunte e hanno forzato il blocco stradale che avevamo messo su con cumuli di arbusti, legna e suppellettili". Lo denuncia l'avvocato Lucio Pisacane, che abita in via Panoramica, vicino alla rotonda dove si sono verificati gli scontri tra polizia e manifestanti. "Ci siamo distesi a terra, sotto le camionette, ma siamo stati presi di forza e picchiati con i manganelli - racconta Pisacane - tra di noi c'é anche una donna incinta e un invalido. La donna è svenuta mentre l'invalido è in preda a una crisi". "Ci hanno detto che dovevano raggiungere la discarica per dare il cambio ai colleghi - aggiunge Pisacane - e poi hanno reagito al blocco forzandolo con dei mezzi corazzati". Secondo quanto riferiscono alcuni manifestanti, una decina di persone finora estranee alla protesta "sta accumulando materiale come bottiglie e pietre".

Ricostruite le barricate L'area della rotonda di via Panoramica è stata nuovamente bloccata nelle strade di accesso da una serie di barricate formate da arbusti, pezzi di marmo, e sedie di plastica. Nell'area c'é l'odore acre del fumo di foglie secche date alle fiamme. La zona è presidiata da un gruppo di manifestanti. In tutta l'area ci sono striscioni con slogan contro l'apertura della seconda discarica nel parco nazionale del Vesuvio.

Le proccupazioni del sindaco La "gravissima situazione che negli ultimi giorni ha seriamente compromesso il regolare funzionamento del sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani nell'ambito cittadino e provinciale" è stata segnalata dal sindaco di Napoli, Rosa Iervolino, con una lettera inviata al premier Berlusconi, ai sottosegretari Letta e Berolaso, ai presidenti di Regione Campania e Provincia di Napoli, al generale Morelli, coordinatore dell'unità operativa per l'emergenza rifiuti, nonché al prefetto di Napoli. L'impossibilità di conferimento presso la discarica di Terzigno ha infatti impedito di smaltire notevoli quantità di rifiuti che ora giacciono lungo le strade della città. "Tale quantità è giunta oggi a 520 tonnellate alle quali vanno aggiunte le 600 tonnellate contenute in 80 compattatori carichi di rifiuti che non hanno potuto essere conferiti. Si tratta di un grave rischio igienico e sanitario e di un pericolo per l'ordine pubblico che richiedono l'immediato intervento delle autorità nazionali e locali" dice la Iervolino. Il sindaco ha chiesto al prefetto di Napoli un incontro urgente con i presidenti della giunta regionale e provinciale e ha invitato il governatore Caldoro "a voler offrire ogni utile contributo per superare l'attuale fase di difficoltà nell'ambito dei poteri a lui conferiti dalla legge".

La barricata Blocchi stradali con cumuli di terreno alti circa un metro e mezzo sono stati attuati sulle strade che conducono alla discarica "Sari" di Terzigno. In altri punti della strada i blocchi sono stati attuati dai manifestanti sistemando di traverso sulla carreggiata auto chiuse a chiave, mentre sulla strada che collega San Giuseppe Vesuviano a Terzigno un camion, danneggiato nei giorni scorsi, è stato spostato di traverso sulla strada e adesso impedisce il passaggio di altri veicoli. La discarica sarebbe al momento irraggiungibile a causa di questi posti di blocco, cinque in tutto. A farne le spese anche una persona bisognosa di cure che abita all'interno dell'area: l'ambulanza non riesce a raggiungere la sua abitazione e adesso alcuni cittadini si sono attivati per fare in modo che il mezzo di soccorso possa prelevare il malato e portarlo urgentemente all'ospedale.

I camion tornano pieni Già dalla notte centinaia di autocompattatori non hanno potuto sversare i rifiuti nella discarica. Il presidio è stato attuato dai dimostranti intorno alle 6 in via Passanti, all'altezza di via Cavour, in direzione della stradale statale 268. Centinaia di camion colmi di rifiuti, dopo essere rimasti fermi per ore all'uscita Palma Campania dell'autostrada A3, stanno adesso tornando negli autoparchi delle rispettive aziende senza avere potuto sversare il loro carico. Solo una decina di camion, intorno alle 4, è riuscita a depositare il carico nella discarica. Subito dopo sono stati bloccati e danneggiati alle ruote dai dimostranti.

Mezzi danneggiati Sono 16 i mezzi per la raccolta dei rifiuti che risultano danneggiati a causa degli episodi di violenza scoppiati a Terzigno tra ieri pomeriggio e le prime ore di oggi. Tra questi figura anche un autocompattatore, appartenente alla ditta beneventana Vrenta, distrutto dalle fiamme appiccate da ignoti. Nove sono, invece, quelli danneggiati alle ruote in via Zabatta, sempre a Terzigno. Cinque camion sono stati danneggiati all'altezza della fermata della circumvesuviana del comune vesuviano mentre un altro è stato compromesso nelle immediate vicinanze della stessa fermata

Cumuli di rifiuti in centro Restano, e crescono, i cumuli di rifiuti a Napoli, lungo le strade di numerosi quartieri della città. Particolarmente colpito il centro storico.

L'assessore all'Igiene Urbana del Comune, Paolo Giacomelli, è in procinto di incontrarsi con il sindaco della città Rosa Iervolino Russo per fare il punto della situazione.

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