Roma

A Testaccio c’è un laboratorio per «esperimenti teatrali d’autore»

Ventinove spettacoli. Maratone teatrali che iniziano alle 20.45 e terminano oltre la mezzanotte dopo aver offerto due titoli a sera. Due mesi di programmazione con tanto di eventi speciali e iniziative collaterali. Insomma, la Cometa Off di Testaccio si prepara a diventare la cornice di un festival di drammaturgia contemporanea considerabile ormai non solo un appuntamento fisso della scena capitolina ma anche e soprattutto un contenitore emblematico di progetti «sommersi». Scopo della rassegna «LET» (Liberi Esprimenti Teatrali), giunta alla sesta edizione e curata da Valerio Aprea e Franco Clavari, è incanalare le energie di artisti provenienti da esperienze diverse per linguaggio, età anagrafica, radici geografiche, cercando di dare loro una pubblico. Non è un caso che da qui siano spesso usciti spettacoli di successo. Così come non è un caso che questo piccolo spazio romano non sia più da tempo solo un palcoscenico ma anche un laboratorio. Ad aprire la vetrina saranno, oggi e domani, due lavori di forte attualità. Questa sera debutta Il pigiama (ovvero solo gli stupidi si muovono veloci) di Daniele Prato, con Francesco Montanari («il libanese» della riuscita serie tv di Romanzo criminale), monologo agrodolce dove si «studiano» le reazioni di un uomo dall’incedere traballante che, appena mollato dalla donna, vaga per casa (e dentro di sé) alla ricerca di un senso. Prendono invece il via domani le repliche di Spalle al muro, inquietante scorcio familiare scritto e diretto da Alessandro Fea dove lo scontro padri/figli si tinge di noir, sfiora la tragedia più irreparabile, per virare poi verso una luce di positivo ottimismo, di grande fiducia negli affetti e nel domani.
Info: 06.

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