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Il tifo dell'altro Donadoni "Roma-Napoli? All'Ikea"

Si chiama Antonio Bozzoni, è esperto di formazione ed è il sosia dell'allenatore bergamasco. E sulla sfida che deciderà la sorte del suo alter ego ha le idee chiare: "Non è lui il capro espiatorio di tutto, ma a Napoli mi sa che è meglio che anch'io non mi faccia vedere..."

Il tifo dell'altro Donadoni 
"Roma-Napoli? All'Ikea"

«Donadoni in questo momento è l'allenatore del Napoli e quindi ha la mia fiducia». Parola del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis. Ma è in quel passaggio «in questo momento» che sta la precarietà della situazione di Donadoni. Roma-Napoli potrebbe essere il suo capolinea, la fine ddi un viaggio praticamente appena cominciato. Ma c'è un altro Donadoni che trema per Donadoni. Si chiama Antonio Bozzoni, ha 48 anni, due meno dell'originale, è bresciano, non bergamasco, fa il pubblicitario e si occupa, manco a dirlo, di formazione (guarda il video 1 - guarda il video 2). E ha un paio di cose da dire al suo specchio. Prima che sia troppo tardi.

Buongiorno "Donadoni", cosa fa di bello domenica pomeriggio?
«Vado all'Ikea».

Ma come? Proprio nella domenica decisiva? E se lo cacciano?
«Me la prendo molto perché la vicenda metterebbe anche me sul lastrico e alla mercè di critiche, insulti e improperi».

Che idea si è fatto di Donadoni?
«Di un uomo pacato, serio, mite, a volte un po' sbiadito e apatico, almeno all'apparenza. Se gli studenti del '68 fossero stati tutti così, non ci sarebbe stata nessuna rivoluzione studentesca. Ma mi piace così. Sono un un uomo pacifico anch'io».

Le somiglia molto?
«Fisicamente? Abbastanza, salvo che io ho un po' di pancetta... ma ho meno capelli grigi, sono un pochino più alto e sorrido di più».

Allora, tre consigli da un esperto di formazione a Donadoni per affrontare la Roma e battere la crisi.
«Primo: "Veni, vidi e vici" ovvero obiettivi ambiziosi. Secondo: "Va dove ti porta il cuore" ovvero continua a seguire le tue sensazioni. Terzo: "Lo sport più amato dagli italiani è criticare gli altri", ma tu, Roberto, continua a pensare al calcio».

É mai stato scambiato per lui da qualche tifoso del Napoli?
«Sì, ma da oggi in poi meglio che non mi faccia riconoscere».

Ma lei per che squadra fa il tifo?
«Fin da piccolo per l'Inter. Ognuno ha le sue colpe».

L'ultima partita che ha visto?
«Tutta intera? Italia-Olanda agli Europei dello scorso anno, ahimè...E c'era Donadoni in panchina».

Una squadra che le piacerebbe allenare?
«Il Lichtenstein: meno abitanti, meno critiche».

Magari si libera la panchina del Milan: sarebbe pronto?
«Se non costa cara, la metto nel mio giardino».

Dica qualcosa a De Laurentiis...
«Non tutte le torte escono col buco, ma in fondo possono essere buone lo stesso. Donadoni non può essere il capro espiatorio di tutte le magagne del Napoli».

Peggio un esonero o le corna?
«Le corna. Ormai agli esoneri ho fatto l'abitudine».

Ma per Antonio Bozzoni meglio la panchina del Napoli o il film di Natale con De Laurentiis?
«A questo punto, quasi quasi, facciamoci un film».

...

un titolo per il film?
«Quo vado? O ne hanno già fatto uno simile?».

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