Cultura e Spettacoli

Tinto Brass: "Girerò il primo film erotico in 3d"

"Girerò il primo film erotico in 3D della storia del cinema. S’intitola "Io, Caligola". Così Tinto Brass, regista veneziano considerato il maestro dell’erotismo della nostra cinematografia, racconta il suo progetto imminente più ambizioso

Tinto Brass: "Girerò il primo film erotico in 3d"

Venezia - "Girerò il primo film erotico in 3D della storia del cinema. S’intitola "Io, Caligola" ma in molti l’hanno già ribattezzato Chiavatar". Così Tinto Brass, regista veneziano considerato il maestro dell’erotismo della nostra cinematografia, racconta all’Agi il suo progetto imminente più ambizioso.

"Il potere dell'orgia" "Sarà il primo film del genere in 3D al mondo, oltre ad essere forse il primo film 3D in Italia - dice il regista -. Riprendo il mio vecchio progetto del film sull’imperatore Roma che mi fu scippato dagli americani e ne faccio un nuovo film. Le riprese dovrebbero iniziare tra maggio e giugno e racconterò la parte finale della vita di Caligola, la sua follia per la morte dell’amata sorella Drusilla, la decisione di far prostituire le mogli dei senatori per finanziare l’impero. Ci sarà poi un gruppo di senatori che cercherà di mettere al potere lo zio scemo Claudio e Messalina. Il film del ’79 che gli americani mi scipparono, finendolo e montandolo loro, parlava dell’orgia del potere. Questo parlerà del potere dell’orgia...".

La nuova musa Domani Brass si recherà in Colombia dove gli dedicano una retrospettiva e dove presenterà il corto "Hotel Courbet" in compagnia della sua "nuova musa", la psichiatra e attrice Caterina Varzi, che sta scrivendo un’intervista autobiografica dal titolo emblematico, "Chak, si giri". "Laggiù sono molto popolare - spiega Brass - anche perchè ho fatto arricchire moltissimi produttori locali". Tornando poi al primo film erotico in 3D, il regista veneziano non vuole ancora parlare della società che curerà tecnicamente la realizzazione del film, nè ha ancora scelto i protagonisti (almeno così dice). Parla volentieri, invece, dell’effetto che la nuova tecnologia avrà sul pubblico. "È strepitosa - dice -. Ho visto delle scene e devo dire che affinare la sensorialità porta ad affinare la sensualità. Se un’attrice avvicina una mano alla telecamera hai la sensazione che la infili sotto i tuoi pantaloni...

Esperienza magnifica".

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