Da Tokyo avvertono: "Turisti a Roma, occhio a furti e truffe"

Dopo il Foreign Office, anche il ministero degli Esteri nipponico mette in guardia i turisti contro i pericoli della nostra Capitale: truffe, furti e rapine

Da Tokyo avvertono: "Turisti a Roma, occhio a furti e truffe"

Dopo quello giunto da Londra, un altro schiaffo arriva dal Giappone: "A Roma guardatevi le spalle. Vi derubano in strada, nella metropolitana e in hotel".

A pochi giorni dalla polemica che aveva contrapposto il Foreign Office e il Campidoglio, con il sindaco della Capitale Ignazio Marino che aveva risposto alle accuse difendendo la propria città, anche il Mofa, ministero degli Esteri del Sol Levante, mette in guardia i propri cittadini in trasferta all'estero.

Da Tokyo mettono in guardia contro i furti e gli scippi, i reati più diffusi: attenzione ad aeroporti, stazioni ferroviarie, mezzi pubblici ed aree turistiche. Come racconta Il Tempo, i turisti giapponesi sono allertati contro i nomadi in cerca di possibili obiettivi da derubare: se vi trovate circondati da persone che tentano di confondervi "fuggite subito e, se potete, non esitate a gridare per richiamare l'attenzione".

Attenzione poi a prelevare il contante dagli sportelli bancomat di Roma: in molti casi, spiegano dal Mofa, ci sono delle telecamere nascoste che clonano il codice Pin.

Ma nemmeno in albergo c'è da stare sicuri: meglio chiudere videocamere ed oggetti di valore nella cassaforte, in tutte le strutture "indipendentemente dal numero di stelle". Ancora, occhio al "trucco del gelato rovesciato": turisti approcciati da uomini in cerca di informazione vengono sporcati di gelato ed alleggeriti del portafogli mentre tentano di ripulirsi.

Al primo posto nella lista dei possibili pericoli c'è poi la truffa del finto poliziotto: un turista viene avvicinato da un uomo che si offre di cambiargli gli yen in euro, quando la scena è interrotta da un secondo complice travestito da poliziotto. Con fare rassicurante, il falso agente chiede di vedere le banconote per verificarne l'autenticità e nel frattempo ne approfitta per rubare le carte di credito. Contro questa truffa, dal Mofa suggeriscono di contattare il 113 per capire se si è di fronte a poliziotti veri.

Un'altra truffa piuttosto diffusa verrebbe messa in atto nei bar: i viaggiatori nipponici sono approcciati da uomini ben vestiti che li invitano a bere, a volte nei night club più alla moda della Capitale. Al momento del conto, le cifre sono da capogiro. A chi si rifiuta viene chiesto di consegnare portafoglio, carte di credito e orologio.

Una vera e propria sfilza di minacce, quella stilata dal ministero degli Esteri giapponese.

Questa volta Marino non ha ancora replicato, almeno per il momento.

 

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