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Torino, sul muro una scritta contro Marchionne E con la vernice rossa una stella a cinque punte

Al lavoro gli investigatori della Digos. Sul cavalcavia di corso Sommellier tracciata una stella a cinque punte con la scritta: "Marchionne fottiti". Altri due slogan: "Non siamo noi a dover diventare cinesi, ma i cinesi a diventare come noi". Venerdì il referendum a Mirafiori

Torino, sul muro una scritta contro Marchionne 
E con la vernice rossa una stella a cinque punte

Torino - Tensione in vista del referendum di Mirafiori di venerdì. Una scritta contro Marchionne con la stella a cinque punte è stata tracciata, con vernice rossa, oggi, su un grande manifesto pubblicitario nel centro cittadino, sul cavalcavia di corso Sommellier. Altre scritte sono state tracciate, sempre con vernice rossa e sempre con la stella a cinque punte, su due manifesti pubblicitari vicini al primo. "Marchionne fottiti", c’è scritto sul primo manifesto, mentre sugli altri due ci sono le scritte: "Non siamo noi a dover diventare cinesi" e "ma i lavoratori cinesi a diventare come noi". Sul posto sono intervenuti gli investigatori della Digos che hanno avviato indagini.

La Digos Secondo gli investigatori della Digos della Questura di Torino la stella a cinque punte non può essere tradotta immediatamente con collegamenti, più o meno diretti, con presunte o sedicenti Brigate Rosse. A parere degli investigatori, si tratta di "una simbologia forte", non così "inedita" neppure negli ultimi tempi, usata comunque per "alzare il tono" e per attirare la massima attenzione. D’altronde - rilevano gli stessi investigatori - il dibattito sulla questione Fiat-Marchionne è a tinte forti anche a livello istituzionale, politico e televisivo, da non far meravigliare se alcune persone, magari anche tra i più giovani e comunque tra i cosiddetti antagonisti, cerchi di "calcare la mano".

Il livello di attenzione da parte della Digos e delle forze dell’ordine nel loro complesso - hanno riferito fonti investigative - è comunque alto, soprattutto in considerazione del fatto che siamo a pochi giorni dal referendum di giovedì e venerdì prossimi sull’accordo su Mirafiori.

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