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Torino, tifosi granata infuriati: «Ridateci lo stadio Filadelfia»

Alta tensione in città: un drappello di sostenitori manifesta davanti al Comune contro il sindaco Chiamparino. Che replica: «La questione riaffiora quando la squadra va male, c'è qualcuno che soffia sul fuoco. Le risorse pubbliche? Ci sono, ma prima ci vogliono i soldi dei privati»

Non basta l'amarezza per il pareggio last minute di domenica con il Bologna. A Torino, sponda granata, cresce la rabbia per il futuro del Filadelfia. Alcune centinaia di tifosi granata hanno protestato oggi davanti al Municipio contro lo stato di degrado del Filadelfia, lo stadio in cui giocava il Grande Torino di Valentino Mazzola. Sotto accusa il sindaco Sergio Chiamparino (Pd), che tra l'altro è un noto sostenitore granata. «L'Amministrazione comunale - commenta Chiamparino - ha lavorato per creare tutte le condizioni utili, proprietà del terreno e costituenda fondazione, affinchè ci possano essere soggetti privati interessati alla ricostruzione del Filadelfia». Vincenzo Chieppa, esponente dei Comunisti italiani, parla di «degrado e schiaffo alla città», riferendosi all'area abbandonata dell'ex stadio e invita Chiamparino a dimettersi, ritenendolo responsabile della mancata ricostruzione dell'impianto granata. Agostino Ghiglia, (Pdl), invita Chiamparino a «spiegare se crede ancora nel progetto di riqualificazione e in che modo il Comune intenda impegnarsi per sostenerlo», dando ragione nella sostanza, ma non nella forma, alla protesta dei tifosi. «La questione Filadelfia - risponde Chiamparino - anche per merito di qualche penna non del tutto disinteressata, riaffiora ogni volta che la squadra è in crisi e/o quando tira aria di elezioni.

Le risorse pubbliche saranno disponibili solo quando si saranno concretizzati gli investimenti dei privati interessati».

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