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Torna la Champions: stasera Milan e Juve

Parte la stagione più importante per il nostro calcio: oggi Milan e Juve. Domani la Fiorentina contro il Lione. Leonardo fa pretattica, ma è quasi certo l’impiego di Pirlo dietro Pato e Inzaghi. Dove c'era Platini stasera giocherà Giovinco

Torna la Champions: 
stasera Milan e Juve

Adriano Galliani ha colto al volo l’insidia. Forse dopo aver sfogliato di primo mattino i giornali che hanno reso univoca versione del possibile schieramento rossonero per la Champions. «Ronaldinho non è il responsabile di tutti i mali del Milan» lo sfogo accorato del vice-Berlusconi prima di volare verso Marsiglia e il ritorno nella coppa che di solito evoca notti magiche e successi ripetuti così da far pensare a un Milan condannato a vivere con la testa volta all’indietro, ad ammirare il proprio passato, irraggiungibile.

«Ricordo che in questo millennio siamo l’unica squadra d’Italia ad aver vinto 5 trofei internazionali»: la contabilità passata è l’unica consolazione del dirigente berlusconiano. Servirà a poco da stasera in poi, quando conteranno i risultati nel girone dominato dall’appeal del Real Madrid.

Tutti d’accordo, allora, i giornali di ieri mattina: fuori Ronaldinho, dentro chi volete voi, persino Clarence Seedorf che pure vanta, dopo il Gaucho, il più basso indice di gradimento presso il popolo milanista cui non è estraneo certo l’episodio del ritardo nella sostituzione di Gattuso durante il derby. Che poi, a ben verificare le provviste di Leonardo in panchina, non è che il Milan attuale abbia molte altre, suggestive alternative. I casi di scuola sono infatti due: o Ronaldinho esce di scena, come nella ripresa di Livorno (e non a caso è stata la frazione in cui i rossoneri han fatto leggermente meglio), oppure passa dalla posizione (sgradita al presidente Berlusconi) di trequartista a quella di seconda punta, togliendo spazio e posto a Pato, che è l’unico diamante a disposizione e sarebbe un suicidio.

Dinho non si ritrova a fare il Kakà nè tatticamente e neanche dal punto di vista fisico: non salta un birillo rivale da tempo esponendo così il centrocampo e la difesa a subire i velenosi contropiedi altrui. Più che un pronostico, l’esortazione a «tagliare» il Gaucho dallo schieramento di partenza stasera in terra di Francia, è diventato una sorta di urlo liberatorio della critica che sull’argomento ha raccolto anche qualche sfogo proveniente da Milanello.

Un Ronaldinho così, svogliato, inconcludente, fuori dalla partita e poco tonico, non serve neanche come ruota di scorta. Specie in una sfida che è già uno spareggio nel girone. Perchè, come suggerisce la lettura pratica di Galliani, con un posto prenotato dal Real, l’altro è pertinenza di rossoneri o francesi i quali se lo disputano sulla base anche dei risultati collezionati negli scontri diretti. Partire bene è dunque essenziale, caso Ronaldinho a parte.

E se Leonardo resta così abbottonato sulla scelta di stasera un motivo c’è: non vuole mettersi nei guai prima del tempo.

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