Politica

Toscana, scontro fra Pd e Lega sulla «Pontida del centro Italia»

Polemiche sulla due giorni leghista in Toscana. Il governatore Rossi: «Una pagliacciata
il raduno di San Genesio»
Il segretario del Carroccio Morganti:
«Rossi non conosce la storia ed è troppo
indaffarato a dare premi agli ex portaborse...»

Se non si fossero presi la briga di contestare, forse nessuno se ne sarebbe accorto. E invece, parlane bene o male purché ne parli diceva Oscar Wilde, adesso tutti sanno. Due cose. Che la Lega Nord, ebbene sì signore e signori, non solo all'Emilia, ma anche alla Toscana punta per colorare di verde le Regioni rosse. E che, poiché l'avanzata del Carroccio, si sa, procede di pari passo con l'ormai incontrastato richiamo alle radici e alle tradizioni dei luoghi di conquista, anche il centro Italia avrà, anzi ha già, la sua Pontida. Trattasi dell'area archeologica di San Genesio a San Miniato, in quel di Pisa, dove si è appena svolto il raduno nazionale della Lega Nord Toscana. Una due giorni di incontri, cerimonie e dibattiti tra sabato e domenica, con la partecipazione del ministro alla Semplificazione Roberto Calderoli e con tanto di giuramento finale alla causa padana da parte di sei consiglieri comunali, provinciali e regionali della Toscana.
Già i centri sociali si erano presi la briga di organizzare una contromanifestazione per contestare la quarta edizione della kermesse leghista, senza problemi per l'ordine pubblico. Oggi ci si è messo pure il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che ha definito una «pagliacciata» il giuramento. «Via libera del Governo a Roma Capitale e subito Bossi: "Ora ci vuole la capitale del Nord". Se, quando avete tempo, pensate anche al Centro Italia...» ha scritto il governatore sulla sua pagina Facebook. «Si sente parlare solo di Roma, Milano, Nord e Sud - ha aggiunto -. Esiste un Centro Italia che ha da insegnare e poco da invidiare, e deve trovareascolto e rispetto. Ascoltare i territori è ben diverso da umiliarli con pagliacciate tipo il giuramento sul sacro suolo di San Genesio».
Immediata e velenosa la replica del segretario ed eurodeputato leghista Claudio Morganti: «Capisco che a Rossi non interessi la storia della Toscana, d'altronde è troppo indaffarato a occupare la sua poltrona». Che poi, ha aggiunto, «evidentemente, invece di studiare la storia, Rossi è troppo impegnato a dare premi agli ex portaborse degli ex assessori».

Ma questa è un'altra storia.

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