La tradizione militare ispira il design e la funzionalità su tratti essenziali

Enrico Sisti

Junghans affonda le proprie radici fino al 1861, quando l'imprenditore tedesco Erhard Junghans fondò con suo cognato Jakob Zeller-Tobler l'azienda «Junghans e Tobler», poi rinominata «Uhren Fabriken Gebrüder Junghans AG» a Schramberg, nella Foresta Nera, in Germania. Prima dell'inizio del XX secolo, furono oltre 300 i brevetti orologieri ottenuti e, risale al 1890 la registrazione del celebre logo che vede la «J» inclusa in una stella a 8 punte. Ricordiamo, poi, che nel 1990, la Casa ha lanciato sul mercato, per la prima volta nella storia, l'orologio da polso radiocontrollato, il Mega 1, tornando ad «assaporare» la meccanica per il 150° anniversario. L'attualità di Junghans si fonda sulla collezione del designer Max Bill, che collaborò con Junghans dal 1951 al 1962, esaltandone utilità e bellezza e vestendola di essenzialità, e sull'altrettanto storica linea Meister, in cui il design, seppur in un contesto più sportivo, è sempre protagonista. Lo possiamo verificare osservando il Telemeter, ispirato dai crono realizzati negli anni '50 e, ancor più nel cronografo Pilot, calibrato per ottimizzare l'impiego in volo. Ispirato da una celebre versione per l'esercito federale tedesco nel 1955, il Meister Pilot, in acciaio da 43,3 mm, presenta una lunetta, incisa con la scala sessagesimale, connotata da 12 smussi concavi a definirne una geometricità funzionale alla rotazione bidirezionale. Il quadrante, nero mat, rivela un'essenziale visualizzazione bi-compax, con minuti crono al 9 e secondi crono centrali, accompagnati dai secondi al 3, mentre le sfere a gladio luminescenti percorrono indici a numeri arabi. La struttura, garantita impermeabile fino a 10 atmosfere, è completata da pulsanti a pompa e da un fondello avvitato e personalizzato con una rosa dei venti.

Dotato di movimento automatico Swiss Made, base ETA 2824 o Sellita SW200 con affidabile modulo crono Dubois-Dépraz 2030, il Meister Pilot di Junghans si indossa al polso con un cinturino in pelle «chiodato» in prossimità delle anse in linea con la più riconosciuta tradizione militare.

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