Traffico di profughi, il business in Centrale

La stazione trasformata nell'hub delle partenze illegali: 13 arresti

Non è una novità. La destinazione finale del viaggio dei migranti scesi dai barconi in Sicilia e arrivati in stazione Centrale a Milano è il nord Europa. E affari d'oro si prospettavano per i 13 scafisti di terra (6 egiziani, 3 albanesi, 2 rumeni, 1 siriano ed 1 brasiliana, tre dei quali ancora latitanti, tutti regolari sul territorio nazionale) che gli investigatori del commissariato di Monza, diretti dal pm Alessandra Cerreti della Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Milano, grazie alle misure emesse dal gip Teresa De Pascale per associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento, hanno arrestato ieri tra le province di Milano, Monza, Brescia e Venezia.

A spifferare del traffico di essere umani - il prezzo andava dai 500 ai mille euro a persona, a seconda della destinazione - è stato un egiziano due anni fa. Alcuni suoi connazionali, infatti, avevano cercato di arruolarlo come «autista» di quei furgoni che, partendo dalla stazione Centrale stracolmi di migranti in condizioni disumane, raggiungevano poi il nord della Germania, l'Olanda.

Il nordafricano si era rifiutato e si era rivolto alla polizia.

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