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Trapianto delle staminali: un'arma in più per sconfiggere i tumori infantili

Inaugurato al Bambino Gesù di Roma un nuovo reparto trapianti. La maggioranza dei bambini ammalati di tumore, afferma il professor Franco Locatelli, oggi può guarire attraverso diversi metodi di cura: chemioterapia, chirurgia, radioterapia e trapianto di cellule staminali.

Un passo avanti verso la sconfitta dei tumori infantili. L'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma inaugura il Mita 2, Modulo Interdisciplinare di Terapie Avanzate. Un reparto nuovo di zecca per il trapianto di cellule staminali emopoietiche. Si tratta di una terapia tecnologicamente avanzata che richiede una assistenza molto complessa in grado di poter guarire malattie altrimenti incurabili (come le leucemie, i linfomi e le immunodeficienze congenite) o patologie che condizionano pesantemente la qualità di vita dei piccoli pazienti. Tra queste la talassemia, che, senza trapianto, comporta una continua dipendenza trasfusionale e la necessità di assumere farmaci in grado di prevenire il sovraccarico di ferro correlato alle trasfusioni.
Il dipartimento di Oncoematologia dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù già nello scorso anno ha effettuato 107 interventi risultando così il centro pediatrico di trapianto più attivo in Italia con il 20 per cento dell'intera attività di trapiantologia emopoietica nel nostro Paese. I trapianti sono destinati ad aumentare perchè già quest'anno dovrebbero essere più di 140 grazie all'attività del nuovo reparto, il Mita 2, dotato di 6 nuove stanze a pressione positiva, dove il bambino operato e il genitore che lo assiste sono protetti dalle migliori tecnologie biomediche disponibili in un ambiente confortevole per rendere meno pesante il periodo di degenza in isolamento. Proprio per limitare i rischi di gravi infezioni, cui è sottoposto il trapiantato nel periodo di maggiore immunodepressione immediatamente dopo l'intervento, l'intero reparto è stato progettato secondo i più moderni ed efficienti criteri di bioingegneria, in modo da limitare il più possibile i rischi di contaminazione ambientale.
In questo nuovo reparto potranno essere affrontati anche gli interventi più innovativi, quelli che rappresentano la frontiera estrema della trapiantologia di cellule emopoietiche,ad esempio quelli effettuati da un genitore solo parzialmente compatibile immunogeneticamente con il proprio figlio. In tempi brevi poi dovrebbe essere realizzata una grande Cell Factory all'interno di un nuovo Centro di ricerche pediatriche che sarà attivato entro il 2012 nell'area di San Paolo fuori le mura. Nei nuovi laboratori certificati verranno preparati prodotti di terapia cellulare somatica e di terapia genica. Alla nuove opportunità offerte dalla ricerca scientifica si affianca il lavoro e il contributo dell'Associazione Davide Ciavattini (una Onlus che opera soprattutto al Bambin Gesù) che si è preoccupata di rendere più accogliente e colorato il nuovo reparto, decorato con i personaggi delle fiabe.
La possibilità di sconfiggeri tumori considerati fino a ieri inguaribili si fa più vicina e concreta afferma il professor Franco Locatelli, Direttore del dipartimento di Onco-Ematologia e Centro Trapianti del Bambino Gesù.


«Il 75-80 per cento dei bambini che si ammalano di un tumore oggi viene definitivamente guarito attraverso vari approcci terapeutici che vanno dalla chemioterapia, alla chirurgia, alla radioterapia, ai trapianti di cellule staminali emopoietiche - sottolinea Locatelli- Per alcuni tipi di tumori queste possibilità sono ancor più elevate e la strada della ricerca applicata alla clinica adottata al Bambin Gesù è quella di una oncologia individualizzata, in maniera tale da riservare i trattamenti più efficaci, ma anche meno tossici, a ciascun bambino».

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