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Trattative mafia-Stato Consegnata ai giudici una copia del "papello"

Il documento conterrebbe l’elenco delle richieste che la mafia avrebbe fatto allo Stato nel 1992 per interrompere la stagione delle stragi. Ma l'ex colonnello dei Ros, Mario Mori, lo smonta: "Falso clamoroso"

Trattative mafia-Stato 
Consegnata ai giudici 
una copia del "papello"

Palermo - Una fotocopia del famoso "papello", l’elenco delle richieste della mafia allo Stato per interrompere la stagione delle stragi, è stato consegnato ieri mattina alla procura di Palermo. A confermarlo sarebbero alcune fonti qualificate del palazzo di giustizia. È stato l’avvocato di Massimo Ciancimino, Francesca Russo, a consegnarlo al procuratore aggiunto Roberto Scarpinato e al pm Nino Di Matteo. Il legale di Ciancimino avrebbe consegnato anche altri documenti. Il documento conterrebbe le richieste di Cosa nostra allo Stato, fra le quali la revisione dei processi, la cancellazione della legge sui pentiti, ma anche la defiscalizzazione della benzina.

La trattativa A pubblicare il cosidetto "papello" è il settimanale L'Espresso. A fare da mediatore nella trattativa fra Stato e mafia  avrebbe dovuto essere l’ex sindaco di Palermo Vito Ciancimino, condannato per mafia e morto alcuni fa. Secondo il settimanale il "papello" si articola in 12 punti. Accanto a questo elenco ce n'è un altro che sarebbe stato scritto di suo pugno da Ciancimino. Tra le richieste, l’abolizione del reato di associazione mafiosa e una riforma del processo penale ispirata al sistema statunitense. Sul papello scritto da Ciancimino era incollato un post-it con l’annotazione: "consegnato al colonnello dei carabinieri Mori dei Ros".  L'ex colonnello smentisce tutto: "E' solo una montatura, denuncio tutti. Mai, e dico mai in vita mia, ho visto quel documento. Mai Vito Cinacimino me l'ha consegnato".

Martelli sentito dai pm È durata circa tre ore l’audizione dell’ex ministro della Giustizia Claudio Martelli davanti ai pm di Palermo e Caltanissetta nell’ambito delle indagini sulla cosiddetta trattativa tra lo Stato e Cosa Nostra avviata subito dopo la strage di Capaci. Martelli è stato sentito dopo l’intervista rilasciata ad "Anno Zero" nella quale disse che il giudice Paolo Borsellino era a conoscenza della trattativa. Sempre secondo Martelli la conferma gli era stata data dall’ex direttore degli affari penali Liliana Ferraro. Martelli, interrogato a Roma, ha confermato le dichiarazioni rese alla trasmissione di Santoro dicendo che Borsellino era venuto a conoscenza della trattativa da Liliana Ferraro.

Proprio ieri la Ferraro, che oggi lavora al Cesis, è stata ascoltata dai pm su questa vicenda.

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