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Trattato Lisbona, Praga firma: in vigore da 2010

Dopo un cammino di otto anni, con la firma del presidente ceco Vaclav Klaus, è stato rimosso l'ultimo ostacolo alla ratifica del trattato che riforma le istituzioni europee. Barroso: "Entrerà in vigore a dicembre o a gennaio"

Trattato Lisbona, Praga firma: in vigore da 2010

Praga - Via libera al Trattato di Lisbona. Il presidente ceco Vaclav Klaus ha firmato. Ultimo tra i Paesi dell’Ue, la firma giunge dopo la sentenza della Corte Costituzionale ceca che ha stabilito che il Trattato di Lisbona è conforme alla Costituzione della Repubblica, rimuovendo l’ostacolo finale alla ratifica del trattato che riforma le istituzioni europee da parte della Repubblica ceca. Il presidente euroscettico Vaclav Klaus aveva detto di voler attendere il pronunciamento della Corte di Brno per firmare il trattato europeo di riforma, dopo aver ottenuto una deroga alla Carta dei diritti fondamentali che consente a Praga di evitare nuovi ricorsi per l’indennizzo di tre milioni di tedeschi espulsi dai Sudeti dopo la Seconda Guerra Mondiale.

Barroso: "In vigore a dicembre o gennaio" Il Trattato di Lisbona entrerà in vigore a dicembre o a gennaio, dopo la ratifica della Repubblica Ceca: lo ha indicato il presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso in una intervista alla Reuters Tv.

Un calvario lungo 8 anni Dopo quasi otto anni di gestazione e un tentativo fallito, il destino del progetto di riforma delle istituzioni europee, nato per assicurare il buon funzionamento dell’Ue allargata a 27 membri, sta per compiersi. La decisione odierna con la quale la Corte Costituzionale della Repubblica Ceca ha dato il suo ’nulla ostà alla ratifica di Lisbona ha consentito al presidente Vaclav Klaus di apporre la sua firma in calce al Trattato, spianando così la strada alla sua entrata in vigore entro le fine dell’anno, probabilmente il primo dicembre prossimo.

Tutte le tappe del Trattato
Ecco le principali tappe del progetto di riforme, dalla nascita della Convezione europea ad oggi. - 28 febbraio 2002: a Bruxelles si insedia la Convenzione per le riforme dell’Unione presieduta da Valery Giscard d’Estaing - 10 luglio 2003: i lavori della Convenzione si chiudono con l’adozione della bozza della prima Costituzione europea. - 4 ottobre 2003: a Roma, sotto la presidenza italiana dell’ Ue, il vertice europeo dà il via ai lavori della Conferenza intergovernativa (Cig) che deve tradurre la bozza di Costituzione in un vero e proprio Trattato. - 1 maggio 2004: dieci nuovi Paesi entrano a far parte dell’Ue che diventa così composta da 25 partner. - 18 giugno 2004: dopo due giorni di febbrili negoziati il vertice Ue, riunito a Bruxelles sotto la presidenza irlandese, raggiunge un accordo sul testo della Costituzione europea. - 29 ottobre 2004: viene firmato a Roma, in Campidoglio, il Trattato che istituisce una "Costituzione per l’Europa". - 29 maggio 2005: la Francia, attraverso un referendum popolare, dice ’nò alla ratifica della Costituzione. - 1 giugno 2005: anche gli olandesi bocciano la Costituzione. - 1 maggio 2007: Bulgaria e Romania entrano a far parte dell’Ue. - 19 ottobre 2007: dopo una lunga pausa di riflessione e complesse trattative, il vertice Ue di Lisbona trova un’intesa sul testo di un nuovo Trattato che sostituirà la Costituzione. - 12 giugno 2008: l’Irlanda, attraverso un referendum, boccia la ratifica di Lisbona: il 53,4% dei votanti dice ’nò al nuovo Trattato. - 2 ottobre 2009: si svolge il secondo referendum irlandese sulla ratifica di Lisbona; questa volta vincono i sì. - 29 ottobre: il Consiglio europeo trova un accordo che introduce anche per la Repubblica Ceca l’opt out rispetto alla Carta europea dei diritti fondamentali.

- 3 novembre: La Corte Costituzionale ceca dà il suo nulla osta alla ratifica: il presidente Vaclav Klaus firma.

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