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Tre domatori italiani contro la Tigre Woods

Ormai mancano poche ore al momento che tutto il mondo sportivo e non sta aspettando: il ritorno in campo di Tiger Woods (giovedì 13.42 ore locali, le 7:42 in Italia, con al fianco Kuchar e Choi) dopo oltre quattro mesi di assenza e tutto quanto è successo intorno a lui e di cui ormai perfino le pietre sono a conoscenza. C’è chi dice che questa edizione del Masters sarà l’evento mediatico più importante dopo l’insediamento alla Casa Bianca di Obama. Gli americani sono sempre un po’ esagerati, ma forse questa volta l’affermazione ci sta visto che non ci sono stati giornali, riviste, siti internet e tv che non abbiano dato spazio e ripetutamente alle vicende erotico-sentimentali del grande campione di golf. I suoi 14 tornei «maggiori» vinti, le 4 «giacche verdi» indossate dopo altrettante vittorie al Masters e gli altri 70 tornei vinti pare contino ben poco di fronte all’attesa del suo rientro in pubblico e sotto l’occhio delle telecamere. Tiger è arrivato domenica ad Agusta, è andato subito in campo pratica, ha scambiato un paio di chiacchiere con Paul Casey e con due giornalisti amici che non vedeva da cinque mesi. Ha giocato dieci palle di pratica prima di andare a salutare il presidente del circolo. Poi un lungo ed affettuoso abbraccio con il suo mentore di sempre Mark O’Meara che ha subito dichiarato: «Quello che è successo a Tiger non è certo bello, ma ciò non ha nulla a che vedere con il fatto che gli sia amico e che gli voglia bene. È un bravo ragazzo ma soprattutto un grandissimo campione». Poi i due si sono avviati alla buca 10 per provare le seconde nove buche ed il famoso «amen Corner» e alla fine è stato ancora Mark O’Meara a sentenziare: «Non gioca da cinque mesi, si è allenato le ultime quattro settimane e va proprio bene».
Ora l’unico enigma che resta da chiarire è quale sarà la reazione di Tiger una volta in gara, davanti al pubblico e sotto l’occhio dei media di tutto il mondo. Vincerà Tiger la sua quinta giacca verde? Sarebbe il ritorno più eclatante per lui e per tutti quelli che lo aspettano al varco. Ma anche non dovesse vincere e dimostrasse di saper dominare le proprie emozioni e l’impatto di un ritorno così atteso e pieno di significati, varrebbe tanto quanto una giacca verde.
E gli avversari in campo? Anche loro lo aspettano con simpatia ma anche con la voglia di misurarsi nuovamente con il numero 1 indiscusso. Ernie Els, tornato in gran forma è il pretendente al titolo (Tiger permettendo) ma i campioni non mancano al Masters ed anche gli europei da Harrington a Westwood, Casey, Poulter, Garcia, McIlroy, Stenson, Kaymer sognano di emulare le gesta di predecessori europei blasonati quali Ballesteros, Faldo, Lyle, Olazabal e Woosnam. Sarà uno spettacolo da non perdere con la «ciliegina» di ben tre italiani per la prima volta ad Agusta e tutti in forma: Francesco ed Edoardo Molinari (al via rispettivamente alle 4.02 e alle 7.09 italiane) che arrivano da due grandi prestazioni ed il rookie Matteo Manassero (16 anni, al via alle 3.40 italiane) che da solo ha già fatto notizia come più giovane partecipante nella storia del Masters.
Un evento che Sky come mai prima coprirà in diretta a partire da mercoledì alle 21 con il preludio del «par 3 contest» e poi da giovedì con il torneo vero e proprio dalle 22 su Sky Sport 3 e Sky Sport Hd.
Inutile dirlo che le emozioni non mancheranno e alla fine sarà come al solito lo spettacolo che il Masters sa riservare anno dopo anno.

Stavolta di più: torna Tiger!.

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