Roma

Tre ore di musica: concerto-kolossal per Claudio Baglioni

Cinque serate con Claudio Baglioni. Da sabato a mercoledì il cantautore romano «occuperà» la sala Santa Cecilia dell’Auditorium, per presentare dal vivo la sua nuova opera Q.P.G.A. Un lavoro monumentale, che ripropone in una nuova forma il classico album Questo piccolo grande amore, pubblicato nel 1972. In realtà il disco è solo uno spunto, perché il nuovo doppio cd è fatto di ben 52 brani, per più di 150 minuti di musica. Una vera e propria opera popolare moderna, fusione di rock, pop, classico e jazz. Alle registrazioni del disco hanno partecipato più di 70 artisti, provenienti da ogni ambito musicale: con Baglioni duettano Mina, Franco Battiato, Fiorello, Antonello Venditti, Ivano Fossati; Ennio Morricone suona il piano sulla nuova versione di Questo piccolo grande amore; Fabrizio Bosso e Stefano Di Battista portano in dote le loro atmosfere jazz; Elio e le Storie Tese ricambiano la visita, dopo aver ospitato Baglioni nel loro Studentessi. Al fianco dei big c’è spazio anche per i giovani talenti, da Noemi a Giusy Ferreri, e per il figlio di Claudio, Giovanni, virtuoso della chitarra che ha recentemente pubblicato la sua opera prima. Il disco indubbiamente rappresenta una delle produzioni musicali italiane più ricche e complesse di sempre, una vera e propria superproduzione. Dal vivo naturalmente non ci saranno i 70 ospiti del disco (almeno, non in carne e ossa sul palco), ma Baglioni proporrà integralmente l’opera. Uno spettacolo multimediale di tre ore, con le immagini filmate e firmate da Duccio Forzano a far da contorno alla musica. Il cantautore romano sarà accompagnato dai suoi collaboratori storici Paolo Gianolio (chitarre e direzione musicale), John Giblin (basso), Roberto Pagani (pianoforte e tastiere), Stefano Pisetta (batteria) e Pio Spiriti (tastiere, chitarra e fisarmonica). E ogni sera il concerto avrà un finale diverso, scelto dal pubblico con un vero e proprio gioco interattivo. Nel foyer dell’Auditorium, infatti, apparirà un pannello con la lista di alcuni brani del cantautore: gli spettatori potranno sceglierne uno e sperare che risulti il più votato, in modo da poterlo ascoltare a fine serata. Il quintuplo spettacolo all’Auditorium chiude un 2009 pieno di successi e soddisfazioni professionali. Q.P.G.A. è stato un tour estivo, un romanzo, poi un film e finalmente un disco, tutti naturalmente ispirati al nucleo originario, a quelle 15 canzoni del 1972. D’altronde è lo stesso Baglioni a fornire una diversa chiave di lettura per l’acronimo che dà nome a tutto il progetto: «Q» come quaderno di appunti, trasformati poi in romanzo; «P» come la pellicola arrivata in estate nelle sale; «G» come giro di concerti e infine «A» come album, ovvero la fatica più recente dell’autore.

E chissà cosa ci sarà da aspettarsi per il 2010, dopo un anno ad alta gradazione baglioniana come quello che sta finendo.

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