Stile

«Trent'anni di Roma» profumano di Laura Biagiotti

A un anno dalla scomparsa della mamma, Lavinia lancia la nuova essenza tra passato e futuro

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Trent'anni di Roma l'iconica fragranza italiana creata nel 1988 dalla Maison Biagiotti e un anno senza Laura: la magica signora del cashmere prematuramente scomparsa il 26 maggio 2017. Lavinia Biagiotti, figlia amatissima e braccio destro della designer, ha deciso di onorarne la memoria festeggiando il trentennale di Roma con una serie d'iniziative tra cui il lancio all'inizio del prossimo autunno di una nuova essenza su cui per ora c'è il più stretto riserbo.

«Possiamo dire una sola cosa: siamo riusciti a mettere in boccetta qualcosa che si rispecchia nel passato guardando al futuro» spiega Lluis Pla, general manager di Angelini Beauty, l'azienda che produce e distribuisce nel mondo i profumi di Biagiotti, Trussardi, Blumarine, Mandarina Duck oltre a curare la distribuzione dei profumi di Ferragama e Versace su mercati strategici come Germania e Spagna. «Mamma diceva che il profumo è l'abito dell'anima, per me è anche una macchina del tempo: in un soffio puoi evocare passato, presente e perfino il futuro» sostiene Lavinia raccontando di quando ha mosso i primi passi in azienda 21 anni fa come apprendista stregone di sua madre. Oggi è una manager tosta e secondo i collaboratori molto severa soprattutto con se stessa che dichiara: «È un grande motivo di orgoglio avere in azienda un'icona come Roma, viene considerato un classico della profumeria come Chanel N.5. Adesso la vita media di un profumo oscilla dai 18 ai 24 mesi, ci sono circa 300 lanci all'anno di nuovi profumi, destinati a sparire in due anni. Roma ha successo da 30 anni. Sembra eterno come la città di cui porta il nome». Per quel che riguarda gli altri progetti del brand madame Biagiotti spiega di essersi rimboccata le maniche subito dopo la sua crudele perdita: «Siamo state un duo per 21 meravigliosi anni, avevamo trovato quasi una sintesi alchemica, una straordinaria complicità. Non potevo all'improvviso fare tutto da sola per cui ho chiesto a Michele Norsa di entrare nel consiglio di amministrazione e con lui ho impostato un nuovo viaggio che mi sta dando molte soddisfazioni». Inutile dire che visti i risultati Roma non si tocca, semmai s'insiste su una delle sue caratteristiche principali: l'italianità. «È un grande valore nel mondo dei profumi spiega Lluis Pla in Italia si passa dagli aromi nei giardini delle ville storiche agli odori del Mediterraneo, dal profumo legnoso dei boschi alpini all'aria calda e salmastra che viene dal mare. Noi di Angelini stiamo infatti vendendo molto bene la romanità per Biagiotti e la milanesità per Trussardi: vogliamo essere la scelta naturale di chi vuole fare una vera fragranza italiana».

Inevitabile a questo punto notare che la sede principale dell'azienda è in Spagna. Mister Pla ridendo dice che spagnoli e italiani sono gli unici veri latini d'Europa, i francesi sono solo dei cugini alla lontana che fanno cose egrege ma molto diverse sul fronte della profumeria. Un buon esempio è il flacone di Roma, a forma di colonna per lei e come i fregi del Pantheon nella versione maschile. «Non si era mai visto prima un flacone a forma di monumento - dicono all'unisono i due poco dopo arrivò sul mercato la celebre boccetta a forma di stella del profumo di Mugler, ma ad aprire la strada è stata Laura Biagiotti».

Del resto è stata la prima stilista italiana a sfilare sulla Piazza Rossa e a Pechino, la prima a interessarsi all'arte contemporanea raccogliendo la più grande collezione di opere di Fortunato Depero, la più colta e gentile tra le donne.

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