Cronache

"Trovate le onde gravitazionali previste da Einstein"

Captato il segnale generato dalla collisione di due buchi neri avvenuta un miliardo d'anni fa

"Trovate le onde gravitazionali previste da Einstein"

A quattro anni dalla scoperta del bosone di Higgs, una nuova scoperta rivoluziona la Fisica. È stata provata, infatti, l'esistenza delle onde gravitazionali teorizzate da Albert Einstein.

Previste un secolo fa da Albert Einstein, le onde gravitazionali sono le increspature dello spazio-tempo generate da eventi cosmici violenti, proprio come le onde prodotte quando si lancia un sasso in uno stagno. A provocarre il segnale intercettato rilevato dalle antenne dello strumento Ligo è stata la collisione tra due buchi neri. Per la fisica è un risultato senza precedenti. Il risultato è doppiamente sorprendente perché, oltre a confermare l’esistenza delle onde gravitazionali, fornisce anche la prima prova diretta dell’esistenza dei buchi neri.

"Abbiamo osservato il primo evento in assoluto nel quale una collisione non produce dati osservabili, se non attraverso le onde gravitazionali", ha detto il coordinatore della collaborazione Virgo, Fulvio Ricci, "Tutto è durato una frazione di secondo, ma l’energia emessa è stata enorme, pari a 3 masse solari". I due buchi neri formavano una coppia, ossia un sistema binario nel quale l’uno ruotava intorno all’altro. "Avevano una massa rispettivamente di 36 e 29 volte superiore a quella del Sole. Si sono avvicinati ad una velocità impressionante, vicina a quella della luce. Più si avvicinavano, più il segnale diventava ampio e frequente, come un sibilo acuto; quindi è avvenuta la collisione, un gigantesco scontro dal quale si è formato un unico buco nero. La sua massa è la somma di quelle dei due buchi neri, ad eccezione della quantità liberata sotto forma di onde gravitazionali".

Le onde sono state rilevate dallo strumento Ligo (Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory) in Usa e i dati sono stati analizzati dalle collaborazioni internazionali Ligo e Virgo. Quest’ultima fa capo allo European Gravitational Observatory (Ego) fondato e finanziato da Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e Consiglio nazionale delle ricerche francese (Cnrs). La scoperta, pubblicata online sulla rivista Physical Review Letters e in altri 12 articoli sul sito ArXiv, è stata annunciata oggi contemporaneamente negli Stati Uniti e in Italia.

"È la prima rilevazione diretta delle onde gravitazionali ed apre un nuovo capitolo dell’astronomia", ha detto il coordinatore della collaborazione scientifica Virgo, Fulvio Ricci, presentando i dati.

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